Il fisco tende nuovamente la mano a tutti quei debitori che hanno voglia e possibilità di risanare la propria posizione con l’avvio di una sanatoria bis.
L’attesa è terminata: è stata avviata una nuova fase per il ravvedimento speciale grazie al provvedimento n. 350617/2025, che stabilisce le modalità di accesso alla sanatoria fiscale delineata dall’articolo 12 ter del Dl 84/2025. Questa iniziativa rappresenta una svolta significativa per i contribuenti desiderosi di regolarizzare la propria situazione con il Fisco, offrendo loro un quadro normativo preciso e dettagliato.

Parallelamente, è stata introdotta una novità importante per i contribuenti: la “Scheda di sintesi” per il Concordato Preventivo Biennale (Cpb) 2025/2026. Questo strumento, disponibile nel cassetto fiscale di ogni interessato, è essenziale per chi vuole approfittare della sanatoria, includendo una sezione con una tabella in formato csv per agevolare i calcoli necessari.
Sanatoria bis: a chi è rivolta e come fare ad aderire
Tuttavia, l’accesso a questa sanatoria è condizionato dall’adesione al Concordato Preventivo Biennale 2025-26, che deve essere effettuata entro il 30 settembre 2025. Solo i soggetti che rientrano in determinate condizioni, relative agli anni dal 2019 al 2023, potranno beneficiare del ravvedimento speciale.

Una delle principali novità riguarda il calendario dei versamenti: i pagamenti non saranno più immediati, ma sarà possibile effettuarli in un periodo compreso tra il primo gennaio e il quindici marzo 2026. Inoltre, il numero massimo di rate è stato ridotto a soli 10, una modifica che implica la necessità di una pianificazione finanziaria più accurata da parte dei contribuenti.
L’adesione alla sanatoria si basa su azioni concrete piuttosto che su procedure formali. La scelta di aderire al ravvedimento speciale si concretizza con il pagamento della prima rata (o dell’unica rata prevista) tramite il modello F24, senza la necessità di presentare ulteriori documenti.
La flessibilità offerta da questa misura è notevole: i contribuenti possono decidere di regolarizzare tutti i periodi d’imposta per cui hanno i requisiti o limitarsi a sanare solo alcuni di essi. Tuttavia, è importante sottolineare che, per ogni annualità che si intende regolarizzare, non è possibile dividere gli adempimenti.
Questa nuova versione della sanatoria si distingue nettamente dalle precedenti, proponendo un approccio che sembra voler bilanciare la necessità per i contribuenti di disporre di tempo sufficiente per organizzare la propria liquidità con l’esigenza dello Stato di concentrare l’incasso in un periodo breve e ben definito.
Questo sistema non solo offre ai contribuenti l’opportunità di risolvere definitivamente le proprie pendenze con il Fisco, ma lo fa anche in un modo che richiede un impegno finanziario più concentrato, segnando forse un passo verso la risoluzione definitiva delle irregolarità fiscali pregresse.