Degli strani comportamenti dovrebbero farti temere il peggio: la tua casa potrebbe essere mira dei ladri, chiama il 112 in questi casi.
L’autunno è tradizionalmente uno dei periodi in cui i furti in abitazione registrano picchi significativi, complici le giornate più corte e le case lasciate vuote nelle ore serali. Le cronache lo confermano e gli operatori della sicurezza segnalano gruppi criminali sempre più organizzati, capaci di muoversi con discrezione e rapidità.

Niente panico, ma nemmeno leggerezza: spesso, prima di un colpo, compaiono piccoli indizi che sembrano insignificanti e che invece sono tasselli di un sopralluogo. In presenza di anomalie, la regola è semplice: evitare il “fai da te”, non esporsi e contattare il 112. Meglio una verifica in più che correre rischi inutili.
Segnali di allarme: quando chiamare il 112
Quali sono gli “strani” comportamenti che devono far alzare l’attenzione? Ecco alcuni segnali ricorrenti, per i quali è opportuno chiamare il 112 e descrivere con calma ciò che si osserva:
- finti agenti o falsi funzionari che bussano alla porta con tesserini poco convincenti e pretesti generici (controlli, indagini, verifiche urgenti)
- telefonate da sedicenti uffici comunali, società di energia o telecomunicazioni che chiedono orari, periodi di assenza o informazioni personali
- sconosciuti che insistono per entrare in casa “solo un minuto” per usare il telefono, bere un bicchiere d’acqua o far firmare carte non richieste
- persone che suonano ripetutamente a più citofoni per “testare” chi è in casa, e poi si allontanano rapidamente
- furgoni o presunti traslochi improvvisi in abitazioni che sapete essere vuote o i cui proprietari sono fuori città, con movimenti sospetti in orari inconsueti
- individui che osservano a lungo ingressi, finestre o abitudini del condominio, anche scattando foto alle facciate o ai campanelli
- tentativi di distrazione in strada o sotto casa con richieste concitate (un falso incidente, una persona che chiede di soccorrere un ferito) mentre un complice resta nelle vicinanze
- presenze che approfittano di porte o finestre socchiuse mentre siete in giardino o in garage, sparendo nell’edificio per poi colpire quando uscite.

L’obiettivo è studiare l’interno, contare i presenti o distrarre il residente mentre un complice tenta un accesso altrove. In questi casi non aprite, parlate dallo spioncino o dal citofono e allertate le forze dell’ordine. La deterrenza tecnologica conta. Allarmi visibili, serrature certificate, porta blindata, illuminazione con sensori di movimento e telecamere esterne riducono il rischio.
Studi di settore indicano che la combinazione di più dispositivi può abbattere in modo significativo la probabilità di intrusione. Anche una semplice videocamera sul pianerottolo o un campanello smart, ben segnalati, scoraggiano i sopralluoghi. Infine, il fattore comunità. Un condominio attento, una chat di vicinato, l’abitudine a segnalare movimenti sospetti e a verificare con chiamate ufficiali rendono la vita difficile ai malintenzionati.
Non serve l’eroismo: basta osservare, prendere nota di dettagli utili (orari, targhe, descrizioni) e rivolgersi al 112, attivo 24 ore su 24. La prudenza non è paura: è la forma più efficace di prevenzione.