Altro che corsa contro il tempo: cosa succede davvero dietro le quinte di Bake Off

Il forno di Bake Off Italia torna a scaldarsi per la stagione 2025 e, tra voci di corridoio e anticipazioni, l’attesa è lievitata a dovere.

Le pagine specializzate parlano di novità in arrivo, di possibili aggiustamenti nel meccanismo, di prove più scenografiche e, ovviamente, di quel mix perfetto di dolcezza e tensione che ci tiene incollati.

torta con scritto bake off italia
Altro che corsa contro il tempo: cosa succede davvero dietro le quinte di Bake Off (Facebook Bake Off Italia) Uspms.it

Ma mentre la macchina televisiva si rimette in moto, un retroscena ha iniziato a circolare con insistenza: la “corsa contro il tempo” che vediamo in tv è davvero così frenetica come sembra… o è, come dire, glassa ben stesa per il pubblico?

Pensavamo di sapere tutto, e invece c’è un dettaglio che fa venire voglia di rivedere alcune puntate con la lente d’ingrandimento. Coincidenza, trucco televisivo o piccolo grande segreto di produzione? Siete pronti a giocare al detective delle briciole?

Bake Off Italia, cosa accade dietro le quinte

Se dici Bake Off, dici timer serrati, impasti in volata e glassa col fiato sul collo. La narrativa è chiara: i concorrenti devono sfornare capolavori in tempi strettissimi, spesso con tecniche mai provate prima. È proprio questa corsa al cardiopalma che fa battere forte i cuori dei fan. Ma quanto di questa urgenza è gara pura e quanto è costruzione televisiva? Domanda scomoda o semplicemente legittima curiosità?

brenda lodigiani davanti a un tavolo di vetro con dei fogli in mano
Bake Off Italia, cosa accade dietro le quinte (ANSA) Uspms.it

In una chiacchierata video che ha fatto drizzare le antenne ai fanatici dei retroscena, Ernst Knam ha svelato un tassello interessante: i “tempi televisivi” non coincidono sempre con la percezione del pubblico. Tradotto: per rendere una puntata avvincente, bisogna girarla con cura.

E qui la cosa si fa piccante.

  1. Le riprese non si esauriscono in un pomeriggio. Knam parla di puntate che, in realtà, si girano nell’arco di tre giorni. Vi torna con alcune inquadrature dal look leggermente diverso?
  2. La partenza non è una partenza. “Pronti, via!” e… stop dopo un minuto per sistemare tutto, cambiare le telecamere, regolare le inquadrature. Una routine che può durare anche mezz’ora prima di ripartire sul serio.
  3. Il cronometro? Non come pensate. I concorrenti lavorano su finestre di 2 ore e mezza o 3 ore, ma non hanno un timer in vista. In pratica, niente tic-tac ossessivo: il tempo scorre, sì, ma senza display minacciosi a ricordarlo.
  4. L’“aiutino” silenzioso. Se la prova si allunga, la produzione può aggiungere dieci minuti senza dirlo ai concorrenti.
  5. La magia del montaggio. È qui che nasce la leggenda della corsa disperata: tagli rapidi, musica incalzante, mani che tremano, impasti che sembrano collassare all’ultimo secondo. È narrativa pura: il dramma si impiatta insieme al dessert.

C’è dunque davvero grande attesa.

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