Altro che secondo lavoro: scopri quanto guadagna davvero un rider nel food delivery. I numeri ti lasceranno senza parole.
La figura del rider, ormai sempre più presente nelle nostre città, rappresenta un simbolo delle trasformazioni nel mondo del lavoro, caratterizzate da una crescente digitalizzazione e flessibilità.

Questi lavoratori, che si muovono agilmente tra le strade per consegnare pasti e non solo, si trovano a navigare in un contesto lavorativo che pone sfide significative in termini di diritti, tutele e retribuzioni.
Guadagni e modalità di pagamento dei rider
Il guadagno di un rider può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui la piattaforma per cui lavora, la città, il tipo di contratto e il numero di ore lavorate.

La paga oraria media si aggira intorno ai 6,55 euro, ma è importante sottolineare che questo valore può subire fluttuazioni. Alcune piattaforme, come Just Eat, hanno introdotto contratti da lavoratore dipendente con paga oraria fissa, mentre altre, come Deliveroo e Glovo, continuano a proporre contratti autonomi, con un compenso principalmente a cottimo, cioè per consegna effettuata.
La normativa italiana, in particolare il Decreto legislativo n. 81 del 2015 e successive modifiche, cerca di fornire un quadro di tutele per i lavoratori delle piattaforme digitali, distinguendo tra lavoro subordinato, collaborazione etero-organizzata e lavoro autonomo tramite piattaforma.
Queste disposizioni mirano a garantire diritti fondamentali come il contratto scritto, il divieto di penalizzazioni per rifiuto dell’incarico, la tutela della privacy e la copertura INAIL.
La sicurezza sul lavoro rappresenta una delle principali preoccupazioni per i rider, esposti a rischi legati alla circolazione stradale e alle condizioni meteorologiche avverse. La necessità di consultare frequentemente il display del cellulare e il peso dello zaino possono ulteriormente compromettere la sicurezza di questi lavoratori.
Tra il 2021 e il 2023, l’INAIL ha segnalato 1.337 infortuni sul lavoro riguardanti i rider, con sette casi mortali.
La recente direttiva UE sul lavoro tramite piattaforme digitali, approvata nell’aprile 2024, introduce importanti novità, come la presunzione legale di subordinazione e nuovi obblighi per la trasparenza degli algoritmi.
Questo rappresenta un passo avanti verso un maggiore riconoscimento dei diritti dei lavoratori delle piattaforme, anche se il cammino verso una piena tutela rimane ancora lungo e complesso.
In conclusione, la figura del rider incarna le sfide e le opportunità del lavoro nell’era digitale. Mentre le piattaforme di consegna continuano a crescere e a evolversi, è fondamentale che anche le tutele e i diritti dei lavoratori si adeguino, per garantire condizioni di lavoro eque e sicure.