Non bastavano le minacce onnipresenti sul web che arrivano a colpire direttamente il conto in banca tramite messaggi e mail che sembrano innocue, adesso bisogna fare attenzione anche ai pacchi che riceviamo: in cosa consiste la nuova tipologia di truffa.
Al giorno d’oggi la società sta virando in maniera decisa sul mondo virtuale. Prima luogo alternativo alla realtà che eccelleva solo per possibilità di comunicazione e di fruizione dei contenuti – ad inizio dell’epoca internet del tutto gratuiti – adesso il web è una realtà indistinguibile dal nostro vissuto, una parte inserita nel tessuto sociale.

Sul web è possibile lavorare, trovare occasioni, pianificare i propri viaggi ma anche rendere più agevole e variegata la propria vita. Visto che la maggior parte degli interessi e dell’economia si è spostata sul web, anche i truffatori si sono adeguati ai tempi moderni ed hanno sviluppato vari tentativi di raggiro per avere guadagni facili che, quando le truffe funzionano, sono decisamente più elevati di quelli di un tempo.
Il fatto che i pericoli arrivino per la maggior parte dal web, però, non ci deve fare abbassare la guardia nel mondo reale. Ci sono tipologie di truffa infatti che sfruttano sì la tecnologia ma che allo stesso tempo prendono il via nel mondo in cui viviamo, come quella di cui vi parleremo tra poco.
Attenzione ai pacchi che ricevi: potrebbero rubarti tutto
In un’epoca dominata dalla tecnologia, i truffatori si evolvono costantemente, scoprendo metodi sempre più ingegnosi per ingannare gli utenti. Una delle ultime tecniche segnalate dall’FBI riguarda l’uso malevolo dei QR code per compiere frodi e sottrarre dati personali, un fenomeno noto come “Quishing” o “QR brushing”.

Questi pacchi anonimi, spesso contenenti oggetti di scarso valore, vengono inviati alle vittime e presentano un codice QR in evidenza. La naturale curiosità delle persone le porta a scansionare il codice, azione che può portare a conseguenze molto gravi. Scansionare il QR code può infatti reindirizzare l’utente verso siti web fasulli, creati appositamente per rubare dati sensibili attraverso phishing o per indurre al download di malware.
La diffusione di questa truffa negli Stati Uniti è in aumento, e non è improbabile che possa estendersi anche in altri paesi, come l’Italia. Le brushing scam, da cui deriva questa variante, erano già note per l’invio di prodotti non richiesti allo scopo di generare recensioni false. L’introduzione dei codici QR aggiunge un ulteriore livello di rischio.
L’FBI consiglia di adottare la massima cautela con i pacchi ricevuti senza averli ordinati, soprattutto se presentano un codice QR. Anche se questi codici possono sembrare innocui, è essenziale verificare ogni dettaglio prima di procedere alla loro scansione. Evitare la scansione di codici da fonti sconosciute e controllare attentamente l’URL dopo la scansione sono passaggi fondamentali per proteggersi.
Queste precauzioni sono cruciali in un mondo dove le tecniche truffaldine diventano sempre più sofisticate, sfruttando i vantaggi della digitalizzazione ma esponendo gli utenti a nuovi rischi per la loro sicurezza online.