Una semplice distrazione in aeroporto può esporre i viaggiatori a rischi inaspettati: ecco come evitarli in modo facile e sicuro.
Viaggiare dovrebbe essere sinonimo di relax e scoperta, ma a volte piccoli dettagli possono trasformarsi in punti deboli che i malintenzionati sanno sfruttare. Gli aeroporti, con il loro flusso continuo di persone e informazioni, rappresentano un ambiente ideale per truffatori sempre più ingegnosi.

Negli ultimi tempi, una pratica apparentemente innocua ha attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza: il trattamento delle etichette dei bagagli dopo il volo. Molti passeggeri, infatti, senza pensarci troppo, le rimuovono e le gettano nei cestini dell’aeroporto, ignari delle potenziali conseguenze. È proprio qui che si nasconde il rischio di frodi sempre più sofisticate, capaci di trasformare un semplice viaggio in un problema ben più serio.
Il piccolo gesto che può costarti caro: attenzione alle etichette dei bagagli
Viaggiare in aereo comporta una serie di procedure standardizzate che mirano a garantire la sicurezza e l’efficienza del trasporto aereo, sia per i passeggeri che per i loro bagagli. Dalle restrizioni sui liquidi nel bagaglio a mano alle norme sul peso e le dimensioni del bagaglio da stiva, ogni dettaglio è pensato per facilitare un viaggio senza intoppi. Tuttavia, nonostante le misure di sicurezza adottate dagli aeroporti e dalle compagnie aeree, emerge una nuova minaccia che riguarda proprio il momento in cui si ritirano i bagagli: la truffa delle etichette.

Quando si effettua il check-in del proprio bagaglio da stiva, viene applicata un’etichetta adesiva contenente informazioni cruciali come la sigla dell’aeroporto di destinazione, il numero del volo e un codice a barre univoco. Questo sistema di tracciamento automatizzato è fondamentale per gestire il flusso dei bagagli attraverso carico, scarico e transiti vari. Al passeggero viene consegnato un talloncino con lo stesso codice dell’etichetta, essenziale in caso di smarrimento o danneggiamento della valigia.
Tuttavia, secondo l’avvocato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, una pratica apparentemente innocua come rimuovere l’etichetta dal proprio bagaglio appena atterrati potrebbe esporre i viaggiatori al rischio di frodi. I malintenzionati infatti cercano queste etichette abbandonate o gettate nei cestini dell’aeroporto per recuperarle e utilizzarle nelle loro truffe.
Il modus operandi dei truffatori è semplice ma efficace: dopo aver raccolto le etichette con i dati dei passeggeri, creano indirizzi email falsificati che riproducono il nome del legittimo proprietario del bagaglio. Utilizzando questi dati inventati inviano reclami per smarrimento ai vettori aerei fingendosi il proprietario della valigia nella speranza di ottenere compensazioni finanziarie o informazioni sensibili.
Questo tipo di frode sfrutta la relativa facilità con cui possono essere raccolte informazioni personali dai rifiuti lasciati incustoditi negli spazi pubblici come gli aeroporti. Sebbene questa pratica fraudolenta non sia ancora diffusa su larga scala, rappresenta comunque una minaccia emergente alla privacy e alla sicurezza finanziaria dei viaggiatori.
Per contrastare questo rischio alcuni Paesi hanno già adottato misure preventive specifiche; ad esempio in Giappone sono stati installati appositi contenitori dedicati allo smaltimento sicuro delle etichette dei bagagli negli aeroporti. Queste soluzioni impediscono efficacemente che le informazioni personali cadano nelle mani sbagliate.
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In assenza di tali dispositivi negli scali internazionali dove transitiamo più frequentemente resta fondamentale adottare comportamenti prudenti: evitare cioè di rimuovere l’etichetta dal proprio bagaglio immediatamente dopo il ritiro ma attendere invece di raggiungere un luogo privato dove strapparla in più pezzi prima dello smaltimento definitivo.
La consapevolezza riguardo queste nuove forme di truffa è essenziale per proteggere se stessi durante i propri spostamenti. La curiosità o la distrazione possono costituire vulnerabilità sfruttabili dai criminali; pertanto mantenere alte le proprie difese anche nei momenti finalmente rilassanti post-volo rappresenta la migliore strategia preventiva contro questi inganni modernamente sofisticati.