Attenzione alle multe false: arrivano per posta o sull’auto con QR code (rischi di cascarci subito)

La truffa dei verbali falsi comincia ad essere molto diffusa in tutta Italia: fate attenzione alle multe che vi arrivano per posta o trovate sull’auto, potrebbero rubarvi tutto.

Aumentano le segnalazioni per la truffa dei verbali falsi che si sta diffondendo in diverse città italiane. Il fenomeno è stato segnalato a Pisa, a Catania e, più di recente, a Firenze, dove diverse decine di automobilisti hanno trovato sul parabrezza – o nella casella della posta – falsi avvisi di contravvenzione che sembrano ufficiali in ogni dettaglio.

Multe lasciate sul parabrezza di un'auto
Attenzione alle multe false: arrivano per posta o sull’auto con QR code (rischi di cascarci subito) – uspms.it

Questi verbali presentano un numero di riferimento, l’articolo del Codice della strada violato, la targa dell’auto coinvolta e il nome dell’agente che ha emesso il verbale. Inoltre, includono un QR code per il pagamento. Tuttavia, nonostante l’apparente autenticità dei documenti, si tratta di una truffa studiata ad arte per sottrarre denaro ai malcapitati destinatari.

Ma come distinguere i verbali falsi da quelli autentici? Nonostante i falsari riproducano con cura la grafica e il linguaggio burocratico delle controparti autentiche, ci sono alcune differenze chiave. Ad esempio, nei falsi verbali i simboli ufficiali del Comune sono sostituiti o riprodotti in modo grossolano e i caratteri tipografici non coincidono con quelli standard. Inoltre, la formulazione dei testi è più schematica e possono comparire refusi come “dispozitivo” invece di “dispositivo”.

Un altro indizio importante riguarda i termini di pagamento: nei falsi verbali si parla di 15 giorni per ottenere lo sconto, mentre nei verbali autentici la riduzione è valida entro i 5 giorni successivi all’emissione della multa.

Inoltre, mentre i verbali ufficiali riportano canali istituzionali ben riconoscibili per il pagamento, come il bollettino postale premarcato o la piattaforma PagoPA, quelli falsi spesso indirizzano a pagamenti via IBAN intestati a privati o società sconosciute. Il QR code dei verbali falsi si apre con qualsiasi lettore e conduce a pagine non istituzionali.

Proteggersi dalle truffe è possibile: ecco come fare a riconoscere i verbali fasulli

Per proteggersi da queste truffe, le associazioni dei consumatori consigliano di non fidarsi ciecamente delle informazioni indicate nel presunto verbale. È importante cercare direttamente i recapiti ufficiali del Comune o della polizia municipale e chiedere conferma di quanto notificato. Inoltre, è fondamentale controllare che tutti i dati siano coerenti: la targa, il modello del veicolo, il luogo preciso dell’infrazione e l’ora.

Ragazza che paga attraverso QR Code
Proteggersi dalle truffe è possibile: ecco come fare a riconoscere i verbali fasulli – uspms.it

Queste false multe non sono un episodio isolato. Nel tempo le truffe hanno assunto forme diverse: dall’invio di email e messaggi con finti richiami dell’Agenzia delle Entrate o false convocazioni giudiziarie che invitavano a pagare per evitare procedimenti giudiziari; all’utilizzo di allegati o link infetti per diffondere virus informatici.

Ora, sembra che una delle ultime tendenze dei criminali informatici sia quella di traslare simili raggiri al mondo offline. In Svizzera, ad esempio, si è diffusa la truffa del postino, con false comunicazioni da parte dell’ufficio di meteorologia elvetico che invitava a scaricare una nuova app tramite la scansione di un QR code. In Italia, invece, si è diffusa la truffa dei falsi QR code nei parcheggi a pagamento.

Per difendersi da questi raggiri nel mondo fisico è necessario applicare gli stessi principi di comportamento da adottare nel mondo virtuale: tenere gli occhi sempre ben aperti e leggere con calma ogni dettaglio di un’eventuale comunicazione che si spaccia per “ufficiale”. In caso di dubbi, contattate direttamente gli uffici competenti.

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