Avviso Agenzia delle Entrate: cambiano le detrazioni per i figli, è una buona notizia

Arriva l’avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate, cambiano infatti le detrazioni per quanto riguarda ai figli. Si tratta di una buona notizia.

Confermato il “doppio binario” tra Assegno Unico e detrazioni IRPEF: sconto d’imposta anche per i figli fiscalmente a carico oltre i 21 anni, senza un tetto di età. Ecco come funziona, chi ne beneficia e cosa fare per ottenerlo.

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Avviso Agenzia delle Entrate: cambiano le detrazioni per i figli, è una buona notizia (Uspms.it)

Arriva un chiarimento atteso che fa sorridere molte famiglie: le detrazioni IRPEF per i figli a carico spettano anche quando i figli sono adulti, oltre i 30 anni, a condizione che rientrino nei limiti di reddito previsti per essere considerati “fiscalmente a carico”.

L’Agenzia delle Entrate ribadisce così il meccanismo a doppio binario introdotto con l’Assegno Unico e Universale: per i figli fino a 21 anni il sostegno principale resta l’Assegno Unico, mentre per i figli dai 21 anni in su – se privi di reddito o con redditi molto bassi – è possibile fruire delle detrazioni d’imposta in dichiarazione o in busta paga. La novità, in pratica, è una buona notizia operativa: non c’è un limite anagrafico “massimo” per le detrazioni sui figli adulti a carico, purché sussistano i requisiti.

Che cosa cambia e perché è importante

L’Assegno Unico e Universale (in vigore dal 2022) ha sostituito detrazioni e assegni familiari per i figli minorenni e, in alcuni casi, fino a 21 anni. In quell’area non si applicano più le detrazioni IRPEF per figli a carico. Per i figli di 21 anni o più, invece, resta la possibilità di applicare le detrazioni per familiari a carico previste dall’articolo 12 del TUIR, a condizione che i figli abbiano redditi entro le soglie di legge. L’Agenzia conferma espressamente che la detrazione è fruibile anche quando il figlio ha superato i 30 anni.

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Che cosa cambia e perché è importante (Uspms.it)

Figli fino a 24 anni devono avere un limite di reddito complessivo annuo pari a 4.000 euro lordi. Per i figli di 25 anni o più, il limite di reddito complessivo annuo è pari a 2.840,51 euro lordi. Il superamento di tali soglie fa venir meno lo status di familiare a carico per l’anno, e quindi il diritto alla detrazione. Non è richiesta la convivenza con il genitore per i figli; basta che sussista il mantenimento e il rispetto dei limiti di reddito.

Fino a 21 anni, spetta l’Assegno Unico (con maggiorazioni per nuclei numerosi, ISEE basso, disabilità, etc.). Non si applicano le detrazioni IRPEF per i figli in questa fascia. Da 21 anni in su, non spetta l’Assegno Unico, ma si possono utilizzare le detrazioni IRPEF per figli a carico se il reddito del figlio rientra nei limiti. È qui che rientrano anche i figli over 30.

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