Cosa accade se muore il proprietario di un’auto per quanto riguarda bollo e assicurazione, ecco i dieci problemi che tutti ignorano.
Quando si verifica il decesso dell’intestatario di un’automobile, si apre un capitolo delicato e spesso trascurato che riguarda il bollo e l’assicurazione. Questi aspetti, se non gestiti correttamente, possono portare a sanzioni, sospensioni di copertura e contenziosi. È fondamentale ricordare che l’auto e i relativi documenti non cessano di esistere con il proprietario, continuando a richiedere una tassa regionale e a poter circolare solo se coperti da un’assicurazione valida.

Una delle prime cose da sapere è che i giorni contano. Il passaggio di proprietà ereditario ha scadenze precise, e la compagnia assicurativa richiede comunicazioni formali. La circolazione con la polizza ancora intestata al defunto è permessa solo per un periodo limitato. Inoltre, le esenzioni per disabilità si interrompono con il decesso, e il bollo non pagato è soggetto a prescrizione, ma con regole che variano da regione a regione.
La classe di merito assicurativa non si trasferisce automaticamente agli eredi, richiedendo una voltura della polizza o un nuovo contratto. È essenziale ordinare la posizione assicurativa entro 30 giorni dalla morte dell’intestatario per evitare problemi.
Cosa accade se tutti gli eredi rinunciano
Un caso particolare si verifica quando tutti gli eredi rinunciano all’eredità, inclusa l’auto: il veicolo diventa di proprietà dello Stato. Questa soluzione, sebbene estrema, libera gli eredi da debiti e adempimenti, ma comporta procedure specifiche.

Ecco le cose da guardare:
- Bollo da saldare: il bollo continua a essere dovuto anche dopo il decesso dell’intestatario.
- Prescrizione del bollo: la tassa automobilistica si prescrive dopo un certo periodo, che varia a seconda della regione.
- Stop all’esenzione per disabilità: l’esenzione per disabilità si interrompe con il decesso, e gli eredi devono agire per revocarla.
- Passaggio di proprietà al PRA: la successione del veicolo richiede procedure formali entro 60 giorni.
- Circolazione con polizza del defunto: è limitata nel tempo, dopo di che è necessaria una nuova polizza.
- Comunicazione immediata alla compagnia: fondamentale per evitare problemi in caso di sinistro.
- Sanzioni e ritiro dei documenti: rischi concreti per chi circola senza aver regolarizzato la situazione.
- Debiti fiscali ereditari: accettare l’eredità significa anche subentrare nei debiti del defunto.
- Proprietà allo Stato: accade se nessun erede accetta il veicolo.
- Gestione della polizza e della classe di merito: richiede attenzione per mantenere condizioni vantaggiose.
Per gestire al meglio queste situazioni, è consigliabile muoversi tempestivamente, avvalendosi di tutti i documenti necessari (certificato di morte, libretto, testamento) e fissando appuntamenti con ACI/PRA e la compagnia assicurativa.





