Cancellazione automatica delle cartelle: da gennaio non dovrai più pagarle

Da gennaio parte una novità che può alleggerire molte tasche: ci sarà la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali.

Da gennaio ci sarà una novità molto interessante per i contribuenti: con il nuovo meccanismo di discarico automatico ci sarà la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali. Di fatto dal prossimo anno non si dovranno pagare più e questa è una bella notizia.

mani su calcolatrice, fogli, penna
Cancellazione automatica delle cartelle: da gennaio non dovrai più pagarle – uspms.it

Ecco allora che cos’è il discarico automatico, quando avviene e quali sono le cartelle esattoriali che verranno estinte automaticamente senza doverle pagare (una bella fortuna per i contribuenti).

Come avviene la cancellazione automatica delle cartelle

Diciamolo forte: la paura di una cartella che si materializza nella buca delle lettere rovina il sonno più del caffè dopo cena. Tra scadenze che si accavallano, interessi che crescono e quel senso di “ormai è tardi”, molti si rassegnano. Ma lo è davvero? E soprattutto: come capire se da gennaio potresti smettere di pagare perché il tuo debito è tra quelli destinati a sparire?

coppia che legge foglio
Come avviene la cancellazione automatica delle cartelle – uspms.it

Partiamo dal reale problema quotidiano: riconoscere cosa hai davanti e quanto può costarti ignorarlo. Una cartella esattoriale è la richiesta di pagamento ufficiale che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invia per recuperare tasse, multe o contributi non pagati. Ti accorgi che il nodo si stringe quando arrivano solleciti, quando il debito si gonfia di sanzioni e interessi, quando ti ritrovi a fare conti in apnea per capire se rateizzare o attendere un’ipotetica “pace fiscale”.

Gli esperti di riscossione ricordano che l’ansia non aiuta: informarsi sì. Ed è qui che entra in scena la novità di inizio anno. Dal primo gennaio diventa operativa una parte della riforma della riscossione: il cosiddetto discarico automatico. Tradotto: se un debito affidato alla riscossione non viene incassato entro cinque anni, l’Agente della riscossione lo “restituisce” all’ente creditore. A quel punto succede una delle due cose: l’ente può rimetterlo in pista affidandolo di nuovo alla riscossione, oppure può decidere l’annullamento se lo considera inesigibile.

Non è un condono universale, e non riguarda tutti. Ma per chi rientra nei casi previsti, significa davvero vedere cancellato un debito che, di fatto, lo Stato valuta come impossibile da recuperare. Come si presenta, nella pratica, la situazione che può portare all’annullamento? Tipicamente si parla di debiti inesigibili perché troppo piccoli per valere i costi di recupero, oppure perché il debitore è deceduto, irraggiungibile o in condizioni economiche tali da renderne di fatto impossibile il pagamento.

Il “magazzino” della riscossione conta oltre 1.272 miliardi di arretrati e circa un terzo è classificato come non recuperabile: un’enormità. La novità vera è la “manutenzione” automatica dell’enorme archivio di ruoli: dopo cinque anni senza incasso, il credito torna all’ente che lo ha iscritto. Su quei crediti che l’ente ritiene davvero inesigibili (importi molto bassi, debitori deceduti o in comprovata e grave difficoltà economica), la strada della cancellazione diventa concreta.

Non tutti verranno coinvolti, e non c’è una “domanda” da presentare per ottenere il discarico: è un processo amministrativo. Ma è utile sapere che esiste, perché cambia il quadro mentale: non è più solo un braccio di ferro senza fine. Accanto al discarico, la riforma ha rafforzato gli strumenti per chi vuole rimettersi in carreggiata. La rateizzazione è più accessibile: si passa dal tetto ordinario precedente a piani fino a 84 rate, e in caso di disagio economico si può salire fino a 120 rate.

Significa spalmare il debito su più tempo, con importi mensili sostenibili e, soprattutto, mettere un punto alla curva di crescita di sanzioni e interessi. Se hai pendenze esigibili, è un’ancora concreta; se sei in una situazione borderline, è una prova di buona fede che spesso fa la differenza.

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