Un nuovo sostegno economico è pronto a partire per le famiglie italiane. Ecco quando saranno disponibili gli elenchi ufficiali.
In un periodo in cui molte famiglie devono fare i conti con rincari e bilanci sempre più stretti, le misure di sostegno pubblico diventano un aiuto concreto per affrontare le spese quotidiane.

Tra queste, la Carta dedicata a te si conferma anche quest’anno uno degli strumenti più attesi. Il contributo, destinato a chi rispetta specifici requisiti di reddito, punta a garantire l’accesso a beni alimentari essenziali, alleggerendo il peso della spesa settimanale. Il percorso per l’assegnazione passa attraverso una serie di passaggi ben definiti, che coinvolgono sia l’INPS che i Comuni, con scadenze precise per aggiornare gli elenchi e distribuire le carte. La disponibilità del beneficio, però, sarà effettiva solo dopo la pubblicazione ufficiale del decreto. Nel frattempo, cresce l’attenzione verso le date chiave che determineranno l’avvio della misura.
Carta spesa 2025: le tappe decisive per riceverla in tempo
In un contesto economico ancora segnato dalle difficoltà, il Governo italiano ha adottato un nuovo decreto che mira a sostenere le famiglie più vulnerabili attraverso l’iniziativa “Carta dedicata a te” per l’anno 2025. Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha firmato il provvedimento che ora attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per diventare operativo.
La misura prevede l’erogazione di un contributo di 500 euro destinato ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Questo sostegno finanziario è pensato per far fronte alle spese alimentari, una necessità sempre più pressante in tempi di inflazione e rincari dei prezzi al consumo.

Per poter beneficiare di questa iniziativa, è necessario essere residenti sul territorio italiano ed essere iscritti all’anagrafe comunale. È importante sottolineare che questa misura è esclusiva: non potranno accedervi coloro che già ricevono altri tipi di sostegno al reddito.
Il contributo sarà erogato sotto forma di carta elettronica prepagata, ritirabile presso gli uffici postali abilitati. Una soluzione pratica che facilita l’accesso ai fondi da parte dei beneficiari e ne limita l’utilizzo all’acquisto di beni alimentari essenziali.
L’INPS gioca un ruolo cruciale nell’attuazione del programma: avrà infatti il compito di aggiornare gli elenchi dei beneficiari entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Se i tempi saranno rispettati, si prevede che entro metà settembre 2025 gli elenchi aggiornati saranno disponibili e trasmessi ai Comuni per le successive fasi operative.
I Comuni avranno quindi la responsabilità di identificare i beneficiari sulla base degli elenchi forniti dall’INPS e comunicare loro le modalità per il ritiro della carta spesa. Un processo organizzativo non privo di sfide ma essenziale per garantire che il sostegno raggiunga effettivamente chi ne ha più bisogno.
Il termine ultimo per utilizzare i fondi assegnati sulla carta è fissato al 28 febbraio 2026: entro questa data, le somme dovranno essere state spese interamente in beni alimentari primari; diversamente, si perderà il diritto al beneficio residuo non utilizzato.
Un ulteriore incentivo viene offerto agli esercizi commerciali aderenti al programma del MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), i quali possono applicare sconti extra ai possessori della Carta “dedicata a te”, previa sottoscrizione di una convenzione specifica con lo Stato.

Nonostante il decreto sia stato formalmente adottato, la sua attuazione pratica dipenderà dalla pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale. Solo allora sarà possibile dare avvio concreto alla distribuzione delle carte prepagate e all’erogazione del beneficio alle famiglie idonee.
In attesa degli sviluppi finali su questo fronte legislativo ed amministrativo, resta chiaro come la Carta dedicata a te rappresenti anche nel 2025 uno strumento vitale nella lotta contro le difficoltà economiche affrontate dalle famiglie italiane meno abbienti. Un segnale tangibile dell’impegno dello Stato verso chi si trova in condizioni di maggiore fragilità economica nel contesto attuale.