Un elemento preciso sulla planimetria può aumentare il rischio di furto durante l’estate. Scopri cosa lo rende così pericoloso.
Con l’estate arriva anche il periodo in cui molte abitazioni restano vuote per giorni, a volte settimane. Vacanze, weekend fuori porta e città che si svuotano: lo scenario ideale per chi ha intenzioni tutt’altro che buone.
I furti in casa aumentano proprio in questa stagione, approfittando dell’assenza dei proprietari e della minore sorveglianza nei quartieri residenziali. Ma non tutte le abitazioni corrono lo stesso rischio. Alcuni dettagli, spesso sottovalutati, possono rendere una casa molto più vulnerabile di un’altra. E c’è un dato in particolare – legato alla planimetria dell’immobile – che, se presente, dovrebbe far scattare un campanello d’allarme.
Con l’arrivo dell’estate e il conseguente esodo verso le località di villeggiatura, le nostre abitazioni rimangono spesso incustodite, diventando un bersaglio facile per i malintenzionati. Ma quali sono le case più a rischio? E come possiamo proteggerci?
La ricerca condotta dall’INSEE per l’Osservatorio Nazionale della Delinquenza e delle Risposte alla Giustizia Penale (ONDRP), con la collaborazione di Sector Alarm, ha gettato luce su alcune tipologie di abitazioni che sembrano attrarre maggiormente i ladri. Questo studio ha analizzato vari fattori, tra cui la metratura delle case, rivelando dati sorprendenti.
Prima di svelare quale caratteristica rende una casa particolarmente appetibile ai ladri, è importante comprendere che non tutte le abitazioni sono ugualmente a rischio. Gli appartamenti e le seconde case hanno una probabilità minore di essere presi di mira rispetto alle abitazioni principali. Tuttavia, esiste un fattore determinante che aumenta notevolmente il rischio: la dimensione dell’abitazione.
Le case con una superficie superiore ai 150 m² risultano essere quelle più colpite dai furti. Questo tipo di abitazione presenta infatti un rischio del 40% superiore rispetto alle case più piccole. La ragione è intuitiva: maggiore è lo spazio disponibile, maggiore è la probabilità che contenga oggetti di valore. Inoltre, queste grandi dimore si trovano spesso in zone meno densamente popolate – come la campagna o i sobborghi delle grandi città – dove i ladri possono agire con maggiore discrezione.
Un altro elemento da considerare è quello della “ricchezza esterna“. Avere una piscina o un ampio giardino arredato può segnalare ai malintenzionati la presenza all’interno dell’abitazione di beni preziosi o denaro contante.
Oltre alla dimensione dell’abitazione e alla ricchezza esterna visibile, altri fattori possono influenzare il rischio di furto con scasso. L’età dei proprietari gioca un ruolo significativo: coloro che hanno 55 anni o più sono considerati obiettivi privilegiati dai criminali a causa della loro percezione come potenzialmente meno vigili o più facili da sorprendere.
Anche la professione può avere un impatto sulle probabilità di subire un furto: agricoltori e titolari di attività commerciali sono tra i più colpiti. Infine, vivere in comuni ad alta densità demografica aumenta ulteriormente il rischio; paradossalmente però, molti furti avvengono durante il giorno – tra le 14:00 e le 18:00 – quando gli occupanti potrebbero essere temporaneamente assenti ma non necessariamente in vacanza.
Questo studio evidenzia quindi l’importanza della prevenzione attraverso sistemi d’allarme efficienti e pratiche quotidiane volte a ridurre al minimo il rischio; tuttavia sottolinea anche quanto sia cruciale conoscere ed essere consapevoli dei fattori specifici che possono rendere una casa particolarmente attraente agli occhi dei ladri.
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