Nuovi richiami sui chiodi di garofano: scopri perché è allarme e quali lotti controllare per proteggere la tua salute
Il Ministero della Salute amplia l’elenco dei lotti ritirati per residui di pesticidi oltre i limiti. Coinvolti marchi e catene della GDO tra cui Conad, Eurospin, Decò, Selex e Il Gigante. Invito ai consumatori: non consumare e riportare il prodotto

È di nuovo allerta alimentare per i chiodi di garofano in vendita nella grande distribuzione. Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di ulteriori lotti a causa della presenza di pesticidi oltre i limiti di legge, ampliando un perimetro che già nei giorni scorsi aveva coinvolto diversi marchi. L’ultimo aggiornamento riguarda Eurospin, che in data 15/09 ha disposto il ritiro di un lotto a marchio Don Jerez. Tutti i prodotti interessati risultano confezionati da Drogheria e Alimentari Spa presso lo stabilimento di Scarperia e San Piero (Firenze), dettaglio utile per riconoscere eventuali confezioni dubbie.
L’allerta, inquadrata come rischio chimico per residui di pesticidi oltre i tenori massimi consentiti dalla normativa UE, comporta il ritiro dagli scaffali e il richiamo al consumatore. Le autorità e le catene coinvolte invitano espressamente a non utilizzare i prodotti appartenenti ai lotti indicati e a restituirli al punto vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione. Non è necessario lo scontrino, come prassi consolidata in caso di richiamo ufficiale.
Nuovi richiami sui chiodi di garofano! Attenzione l’allarme continua
Prodotti e lotti finora interessati dall’avviso includono chiodi di garofano Selex, Decò, Il Gigante, Conad, e Don Jerez (Eurospin), tutti confezionati in vasetti in vetro di varie dimensioni e con specifici lotti e TMC indicati.

Il “TMC” riportato in etichetta (termine minimo di conservazione) non va confuso con la scadenza: indica la data entro cui l’alimento conserva le sue proprietà specifiche. In questo caso, tuttavia, il richiamo non è legato alla conservabilità, bensì a una non conformità sui residui di pesticidi.
Che cosa si deve fare se si possiede uno dei vasetti elencati: verificare attentamente marca, peso, lotto e TMC riportati. Se coincidono con i lotti coinvolti, non consumare il prodotto e riportare la confezione (anche aperta) al punto vendita per il rimborso. In caso di dubbi sull’identificazione del lotto, chiedere assistenza al banco informazioni del supermercato o consultare l’avviso sul sito del Ministero della Salute.
L’estensione dell’allerta ai chiodi di garofano segue una sequenza di segnalazioni che, negli ultimi mesi, ha riguardato prodotti e categorie diverse. Non è il primo episodio per questa spezia: lo scorso marzo si era registrato un richiamo analogo per il marchio Ali Babà, sempre per residui di pesticidi oltre i limiti.
E, a conferma di una vigilanza costante su più fronti, tra le ultime comunicazioni ministeriali figurano un lotto di salame “Il Morbido” senza glutine del Salumificio di Genga, segnalato per rischio microbiologico, e il ritiro del Salmone Norvegese Affumicato Kv Nordic commercializzato da Eurofood Spa per presenza di Listeria monocytogenes, batterio responsabile della listeriosi.

Perché questi richiami sono importanti? Le spezie, per loro natura, provengono da filiere lunghe e internazionali: i residui fitosanitari sono oggetto di monitoraggio proprio perché si accumulano su materie prime raccolte e trattate in climi e contesti agronomici diversi.
La normativa europea stabilisce limiti massimi di residui (MRL) per tutelare il consumatore, e ogni superamento accertato comporta interventi rapidi di ritiro e comunicazione. Il sistema di autocontrollo delle aziende, insieme ai controlli ufficiali e alla rete di allerta rapida, consente di intercettare le non conformità e di informare tempestivamente i punti vendita.
Un accorgimento utile per i consumatori è conservare la parte di etichetta con lotto e TMC fino all’esaurimento del prodotto: facilita la tracciabilità domestica e rende più semplice la verifica in caso di avvisi successivi.
Chi avesse già utilizzato una piccola quantità di chiodi di garofano dei lotti interessati e non manifestasse sintomi particolari può semplicemente interromperne l’uso e riportare la confezione. Per eventuali preoccupazioni specifiche, è sempre possibile rivolgersi al proprio medico o al Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) territoriale.
Aggiornamenti e avvisi ufficiali sono consultabili sul portale del Ministero della Salute, nella sezione “Avvisi di sicurezza” e “Richiami di prodotti alimentari”, canale di riferimento per verificare in tempo reale marchi, lotti, motivazioni e istruzioni operative.
Le catene interessate pubblicano di norma i richiami anche sui propri siti e all’interno dei punti vendita, con cartelli dedicati accanto agli scaffali delle spezie. La collaborazione di chi acquista – controllando lotto e riportando i prodotti coinvolti – è parte integrante del meccanismo di tutela collettiva.