Un incidente drammatico, anni di processo, ma alla fine nessuna colpa. Ecco cosa ha portato all’assoluzione di tutti nel caso Ciao Darwin.
Quando intrattenimento e realtà si scontrano, le conseguenze possono essere tragiche. È quanto accaduto nel 2019 sul set di Ciao Darwin, uno dei programmi più iconici della televisione italiana.

Un gioco andato storto, una caduta, e da quel momento la vita di un concorrente non è stata più la stessa. Dopo anni di indagini, testimonianze e polemiche, la giustizia si è espressa: nessuno è responsabile, nessuna colpa è stata riconosciuta. Ma come si è arrivati a questa sentenza? E cosa ha davvero stabilito il tribunale? Una vicenda che va oltre il singolo episodio, toccando temi delicati come la sicurezza nei format d’intrattenimento e il confine tra spettacolo e tutela della persona.
Ciao Darwin, caso chiuso: tutti assolti per l’incidente al Genodrome, ecco cosa ha deciso il giudice
Il 17 aprile 2019 è una data che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della televisione italiana, in particolare tra i fan del noto show “Ciao Darwin”, condotto da Paolo Bonolis. Durante la registrazione di una puntata, Gabriele Marchetti, un concorrente di 54 anni, ha subito un grave incidente partecipando al Genodrome, uno dei giochi più emblematici del programma. La caduta ha provocato lo schiacciamento di due vertebre e una lesione al midollo spinale, rendendo Marchetti tetraplegico e causando la perdita permanente della mobilità degli arti.
Questo tragico evento ha dato il via a un lungo processo giudiziario, che si è concluso solo di recente con l’assoluzione di tutti gli imputati coinvolti. Dopo mesi di indagini e udienze preliminari, la Procura aveva disposto il rinvio a giudizio per quattro persone. Tuttavia, la decisione dei giudici di assolvere tutti gli imputati si basa su considerazioni chiave, tra cui l’accoglimento di un’eccezione presentata dai difensori riguardante la sicurezza delle strutture e l’analisi delle dinamiche dell’incidente, che ha escluso responsabilità dirette degli organizzatori dello show o dei singoli individui coinvolti.

Parallelamente al processo giudiziario, si è sviluppata una polemica mediatica intorno a Paolo Bonolis, accusato di non aver mostrato interesse per le condizioni di Marchetti post-incidente. Queste accuse sono state smentite dagli avvocati di Marchetti, che hanno confermato come Bonolis abbia cercato di contattare la famiglia del concorrente ferito nei giorni successivi all’incidente. Ulteriori comunicazioni tra le famiglie dei due uomini sono avvenute nei mesi successivi, dimostrando l’interesse umano e professionale di Bonolis verso l’ex-concorrente.
Nonostante l’esito positivo per gli imputati e i chiarimenti sul coinvolgimento di Bonolis, resta il dramma personale vissuto da Gabriele Marchetti e dalla sua famiglia, a causa delle gravi conseguenze fisiche subite. L’incidente solleva questioni cruciali sulla sicurezza nei programmi televisivi d’intrattenimento, dove i concorrenti sono spesso chiamati a superare prove fisiche impegnative. Questo caso impone una riflessione approfondita sui protocolli di sicurezza adottati dalle produzioni televisive per prevenire incidenti simili in futuro.