Nuove regole del Codice della Strada: una semplice infrazione può costare caro. Non solo multa, ma addirittura il carcere. Scopri di cosa si tratta.
In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale dovrebbe essere al centro delle nostre azioni quotidiane, ci troviamo di fronte a un paradosso che non può lasciarci indifferenti.

La pratica di gettare rifiuti dall’auto, un gesto apparentemente banale per chi lo compie, si rivela essere una minaccia non solo per l’ambiente ma anche per la sicurezza stradale e la salute pubblica.
La risposta dello Stato a questo fenomeno, percepito da molti come una semplice inciviltà, si è fatta decisamente più severa con l’introduzione del decreto-legge n. 116 dell’8 agosto 2025.
Questo nuovo quadro normativo non solo inasprisce le sanzioni per chi viene colto in flagrante, ma introduce anche metodi di identificazione e punizione che sfruttano le tecnologie più avanzate. Ma quali sono le novità specifiche introdotte da questo decreto? E soprattutto, saranno sufficienti a eradicare questo pericoloso malcostume?
Codice della strada 2025 : getti i rifiuti dall’auto? Ecco cosa si rischia
La modifica più significativa introdotta riguarda il metodo di identificazione dei trasgressori. Non è più necessario, per gli operatori delle Forze dell’ordine, fermare l’automobilista sul fatto.
L’utilizzo di immagini registrate da sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati, permette ora di identificare il veicolo responsabile e di notificare la sanzione direttamente al domicilio del proprietario.
Questo cambiamento non solo semplifica il processo di sanzione ma amplia anche il raggio d’azione delle autorità, rendendo praticamente impossibile per i trasgressori evitare le conseguenze delle loro azioni.

Le sanzioni introdotte sono di due tipi: amministrative e penali. Per i rifiuti di piccolissime dimensioni, come mozziconi di sigaretta o fazzoletti, la sanzione amministrativa può arrivare fino a 866 euro.
Ma è per i rifiuti non pericolosi di dimensioni maggiori, come lattine e bottiglie, che le sanzioni diventano particolarmente severe: oltre a multe che possono raggiungere i 18.000 euro, è prevista la sospensione della patente e, in casi aggravati, la segnalazione alla Procura con possibile arresto.
La situazione si aggrava ulteriormente se il lancio avviene in aree sensibili o comporta un pericolo concreto per persone e ambiente, con pene detentive che possono estendersi fino a sei anni e mezzo.
Secondo Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus, l’inasprimento delle sanzioni rappresenta un “passo avanti fondamentale” nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti da auto.
L’obiettivo è chiaro: non solo punire, ma soprattutto dissuadere, inviando un messaggio inequivocabile alla società. La speranza è che la severità delle nuove norme possa effettivamente contribuire a ridurre, se non eliminare, questo comportamento incivile, con benefici tangibili per l’ambiente, la sicurezza stradale e la salute pubblica.
In conclusione, il decreto-legge n. 116/2025 segna un punto di svolta nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti dall’auto, introducendo sanzioni severe e metodi di identificazione avanzati.
Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a cambiare le abitudini dei trasgressori, ma una cosa è certa: l’impegno nella lotta contro questo fenomeno dannoso non è mai stato così forte.