Non vuoi spendere una fortuna ma vuoi stare al caldo quest’inverno? Ecco i trucchi che devi utilizzare per riscaldare casa.
Con l’arrivo dei primi freddi, puntuale rispunta la domanda che tormenta milioni di famiglie: quando accendere il riscaldamento? Il timore è sempre lo stesso, vivere in ambienti gelidi o, all’opposto, ritrovarsi a fine mese con bollette salate pur di mantenere la casa calda tutto il giorno. È una paura concreta, alimentata dai rincari energetici e da abitazioni spesso non perfettamente isolate. Tuttavia, tra corretta gestione degli impianti e buone pratiche quotidiane, si può stare al caldo senza svenarsi.

Oltre agli interventi strutturali e ai bonus per migliorare la classe energetica — utili ma non sempre immediati — esistono accorgimenti semplici e “fai da te” che aiutano a raggiungere quel comfort attorno ai tanto desiderati 21°C con consumi contenuti. Qui proponiamo cinque mosse pratiche, a costo basso o nullo, per trattenere il calore dove serve, limitare le dispersioni e far lavorare al meglio ciò che già abbiamo in casa.
I trucchi per riscaldare casa senza spendere una fortuna
Le dispersioni lungo infissi datati o mal regolati sono tra le principali cause di spreco. Un controllo accurato delle guarnizioni e delle battute può fare la differenza. Strisce adesive in gomma o silicone, spazzolini paraspifferi sottoporta e nastri isolanti per i profili sono soluzioni economiche e rapide da applicare. Valuta anche i cassonetti delle tapparelle: spesso sono veri “spifferatoi”. Sigillarli con pannelli isolanti leggeri riduce sensibilmente le perdite.

Se la sostituzione del serramento non è all’ordine del giorno, durante l’inverno si possono montare pellicole termoisolanti sui vetri: creano una camera d’aria che rallenta il flusso di calore verso l’esterno. Poi, i tessuti sono alleati potenti. Tende doppie o a tessuto pesante funzionano come una barriera termica naturale: lasciatele aperte di giorno per catturare i raggi del sole e chiudetele al tramonto per trattenere il calore.
A pavimento, tappeti in lana o materiali spessi limitano la sensazione di freddo da contatto e riducono le dispersioni sugli ambienti non isolati. Anche l’arredo può aiutare: librerie e pannellature lungo le pareti esterne creano uno strato intermedio che mitiga il muro freddo; evitare, invece, di addossare divani ai muri perimetrali freddi riduce la percezione di “gelata” sulla schiena e migliora il comfort.
Piccoli gesti incidono molto. Non coprite i radiatori con copritermosifoni o tende lunghe: ostacolano l’irraggiamento. Teneteli liberi e, se possibile, applicate pannelli riflettenti tra radiatore e parete per rinviare il calore verso la stanza. A inizio stagione, spurgare l’aria dalle valvole migliora lo scambio e riduce i tempi di riscaldamento. Regolare il termostato su 19-20°C negli ambienti vissuti e un po’ meno nelle camere da letto è un equilibrio salutare ed economico: abbassare di un solo grado può tradursi in un risparmio dell’ordine del 5-10%.

Fondamentale chiudere le porte dei locali non utilizzati per concentrare il calore dove serve davvero. Cronotermostati e valvole termostatiche permettono di riscaldare per fasce orarie e per zone, evitando che l’impianto lavori quando la casa è vuota o durante le ore notturne. Programmare l’accensione poco prima del rientro è più efficiente che “tenere sempre acceso a bassa temperatura”.
La casa va arieggiata ogni giorno per 10-15 minuti, meglio al mattino quando il sole comincia a battere sui vetri: finestre spalancate per poco tempo rinnovano l’aria limitando le dispersioni, mentre le aperture a vasistas prolungate raffreddano inutilmente le pareti. Sfruttate il calore gratuito: cucinare con il forno e lasciare lo sportello socchiuso a fine cottura (con attenzione e sicurezza), o far entrare la luce solare nelle ore centrali, contribuisce ad alzare la temperatura interna. Senza interventi invasivi si possono integrare soluzioni mirate.
Nei locali più freddi o utilizzati a intermittenza, i pannelli radianti a infrarossi a onda lunga, installabili a parete o soffitto, offrono calore rapido e omogeneo riscaldando superfici e arredi, con inerzia utile anche dopo lo spegnimento. Per bagni e studi di dimensioni ridotte, termoventilatori ceramici con timer e termostato, usati per tempi brevi, limitano i consumi. Dove possibile, split a pompa di calore in alta efficienza (classe A++ o superiore) sono una valida alternativa per il mezzastagione: asciugano l’umidità e climatizzano con costi contenuti se impostati su temperature moderate.
Qualunque soluzione si scelga, la chiave è l’uso intelligente: accensioni mirate, impostazioni sobrie e controllo dell’umidità tra il 40 e il 60% migliorano sensibilmente la percezione di caldo a parità di gradi. Ridurre gli sprechi, ottimizzare ciò che c’è e affidarsi a piccoli accorgimenti quotidiani significa entrare nell’inverno con meno ansia e più controllo, tenendo a bada lo spauracchio della bolletta senza rinunciare al comfort domestico.