Dalla cucina della tradizione all’efficienza domestica: come spegnere il forno in anticipo e sfruttare il calore residuo per cuocere bene, sprecare meno e risparmiare davvero.
Nel tempo dell’attenzione ai consumi, torna in auge una lezione di famiglia che sa di buon senso e di arrosto domenicale: il “trucco del 5/10”.

Così lo chiamava mia nonna, e in casa è diventato un metodo immancabile quando si accende il forno: si spegne 5-10 minuti prima della fine per completare la cottura con il calore già accumulato.
Per piatti più strutturati, come lasagne e arrosti, si anticipa di 15-20 minuti. È un gesto piccolo, quasi invisibile, che però sfrutta una verità elementare: il forno è un serbatoio di calore, e quando lo spegni non si raffredda di colpo. Le pareti, le resistenze, le teglie irradiano ancora energia, una risorsa che abbiamo già pagato e che vale la pena usare fino all’ultimo grado.
Come Funziona il “Trucco del 5/10”
Niente alchimie: è fisica domestica. Il forno accumula calore nelle superfici interne e lo rilascia gradualmente. Nella fase finale di cottura l’alimento non richiede più la stessa intensità termica dell’avvio: mantenere la temperatura piena è spesso superfluo. Spegnendo prima, si evita il consumo degli ultimi minuti, senza perdere qualità: la cottura diventa più dolce e uniforme, le croste non bruciano, i ripieni finiscono di assestarsi.

Pietanze rapide (verdure al forno, biscotti, torte salate sottili): spegni 5-10 minuti prima, lasciando lo sportello chiuso. Preparazioni corpose (lasagne, arrosti, patate a spicchi in teglia): spegni 15-20 minuti prima e non aprire il forno; il calore residuo lavora per te.
Per i lievitati, valuta la doratura: se è già colorita, il 5/10 fa miracoli; se è pallida, prolunga leggermente la fase iniziale e poi spegni. Usa teglie scure o in ghisa: aumentano l’inerzia termica e stabilizzano la cottura. Non aprire lo sportello: ogni apertura disperde parte del calore accumulato.
Senza promettere miracoli, il beneficio è concreto. Un forno elettrico domestico può assorbire tra 1,5 e 2,5 kWh all’ora a temperature medio-alte. Tagliare 10-20 minuti per ogni cottura significa ridurre dal 10 al 30% l’energia di quella sessione, a seconda della ricetta e del forno.
Se si cucina al forno due o tre volte a settimana per tutto l’inverno, il risparmio si somma. E se al “5/10” si affiancano altre buone pratiche (cotture in batteria, teglie su più livelli, preriscaldamento solo quando necessario, verifica della guarnizione dello sportello), l’impatto sulla bolletta diventa ancora più visibile. Il titolo promette “forno quasi gratis” e “bollette dimezzate”: sono iperboli da titolista.

La verità giornalistica è che il forno, preso da solo, incide una quota limitata del consumo domestico totale; ma l’insieme di micro-accorgimenti può cambiare davvero il saldo a fine stagione.
Cotture in sequenza: cuoci il piatto principale, poi sfrutta il calore residuo per tostare pangrattato, asciugare erbe o finire una teglia di verdure. Multilivello intelligente: due teglie contemporaneamente, con rotazione a metà cottura, riducono accensioni ripetute. Pietanze “carry-over”: arrosti e pesci interi continuano a cuocere dal cuore verso l’esterno anche fuori dal forno; con una sonda, spegni a 3-5 gradi dal target.
Pietra refrattaria o piastra in ghisa: aggiungono massa termica, stabilizzano la temperatura e allungano l’effetto residuale. Ventilato o statico? Il ventilato accelera e uniforma, ma disperde un filo di umidità; lo statico conserva più inerzia. Scegli in base al risultato desiderato. Preriscaldamento mirato: molti impasti e teglie di verdure possono entrare “a freddo”, evitando minuti inutili di attesa a vuoto. Guarnizioni e pulizia: uno sportello che chiude bene trattiene calore; residui carbonizzati peggiorano l’efficienza e i sapori.
Rigenerare pane e focacce negli ultimi 10 minuti “gratis”. Essiccare agrumi a fette, crostini o frutta secca leggermente tostata. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria appoggiando la ciotola in forno tiepido. Mantenere in temperatura un secondo piatto mentre si impiatta il primo. Lasciare la porta socchiusa a fine cottura per scaldare leggermente la cucina, con prudenza e mai in presenza di bambini o animali.
Non lasciare il forno incustodito con sportello aperto. Per i forni a gas, evitare di usare lo sportello aperto come fonte di calore ambientale. Attenzione ai contenitori: vetro e ceramica mantengono calore a lungo; usa presine adeguate. Per i dolci delicati, evita correnti d’aria improvvise: il calore residuo deve essere stabile.