Hai viti che girano a vuoto e maniglie che ballano? Con un trucco “da scrivania” trasformi un foro spanato in un aggancio stabile in meno di 1 minuto, senza cambiare ferramenta né spendere un euro.
Diciamolo: non c’è niente di più snervante di una maniglia che cede proprio quando devi chiudere la porta o di un’anta di cucina che si abbassa come se avesse perso le forze. E la vite? Gira a vuoto, non “morde”, e tu ti ritrovi con l’impugnatura in mano e l’umore a terra.

Ti è già successo di pensare “ok, devo cambiare tutto il pezzo”? E se invece potessi rimettere in sesto il tutto con ciò che hai nel cassetto dell’ufficio… e in 60 secondi netti? Niente attrezzi speciali, zero spesa e risultato immediato. Ecco come fare.
Il metodo per riparare viti e maniglie
Il problema è semplice da capire: il foro spanato. Succede quando il legno attorno alla vite si è consumato (uso quotidiano, mobili economici, vibrazioni, umidità) e il filetto non trova più presa. Lo riconosci da tre segnali: la vite non si stringe nemmeno forzando, la maniglia “balla” lateralmente, e basta un colpo per far allentare tutto da capo.
Oltre al rischio sicurezza: una maniglia che cede può causare piccole ferite (ditate schiacciate, spigoli che “pinzano”) e — se parliamo di bagno o ingresso — lasciarti letteralmente “chiuso fuori”. Per fortuna basta un elastico piatto da ufficio per risolvere.

La logica è pulita: l’elastico crea attrito e un minimo di spessore fra la vite e il foro consumato, così il filetto torna ad “agganciarsi” al materiale e la vite non gira più a vuoto. Si fa così, senza fretta e senza panico. Scegli un elastico largo e resistente; se non ce l’hai, anche un elastico normale va bene. Appoggialo sopra il foro dove rientrerà la vite: non serve coprire tutto, basta che stia proprio sotto la testa della vite.
Ora riposiziona la vite e inizia ad avvitarla con mano ferma. Sentirai l’elastico che si schiaccia e “riempie” gli spazi consumati del foro, restituendo presa. Quando la vite è in battuta e la maniglia è di nuovo stabile, taglia con una forbicina l’eventuale eccesso di elastico che sporge. Tempo totale: tra 30 e 60 secondi. Funziona a meraviglia su maniglie delle porte, ante di cucina, cassetti, mobili IKEA o simili, e in generale su tutti quei piccoli oggetti dove la vite “gira a vuoto”.
Vuoi una marcia in più? Per una presa un po’ più robusta, soprattutto su legni morbidi, puoi inserire nel foro uno spezzettino di stuzzicadenti o di fiammifero di legno insieme all’elastico: il legno colma meglio il vuoto, l’elastico aggiunge grip, la vite si ancora più stabilmente. È una soluzione intelligente quando non hai colla o prodotti specifici a portata di mano, ma vuoi qualcosa che duri più di qualche giorno.
Questo è un intervento rapido e perfetto per ripristini leggeri e zone a basso carico. Se parliamo di cerniere che sorreggono pesi importanti, sedie, maniglioni antipanico o elementi che sopportano trazione forte, conviene passare a una riparazione più strutturale. Ma per il 90% delle “maniglie ballerine” casalinghe, questo trucco ti salva la giornata — e il portafogli.





