Cos’è lo shinrin yoku: l’antica usanza giapponese per migliorare subito la tua vita

Lo shinrin yoku è un’antica usanza giapponese che migliorerà subito la tua vita: tutto su come fare questa pratica e i suoi benefici.

Vuoi rianimare energia, umore e concentrazione senza pillole né palestra? C’è un’antica abitudine nipponica, semplice e sorprendentemente moderna, che usa alberi, respiro e sensi per ricalibrare corpo e mente in poche ore, e che puoi iniziare già questo weekend, vicino a casa.

Donna seduta in meditazione nella foresta
Cos’è lo shinrin yoku: l’antica usanza giapponese per migliorare subito la tua vita – uspms.it

Siamo sommersi da notifiche, incombenze e schermi. Ti capita di sentirti esausto anche dopo una giornata “seduta”? È il prezzo della iperconnessione: mente in sovraccarico, sonno a singhiozzo, nervi a fior di pelle. Ma se bastasse un rituale naturale, quasi gratuito, per spegnere il frastuono interno e rimettere a fuoco tutto? Ecco tutto sullo shinrin-yoku e come praticarlo.

Cos’è lo shinrin-yoku e come praticarlo?

Shinrin-yoku, letteralmente “bagno nella foresta”, è un processo di rilassamento terapeutico che invita a trascorrere tempo in ambienti naturali, concentrandosi sui cinque sensi per connettersi con il verde. Nato in Giappone, il termine fu coniato nel 1982 da Tomohide Akiyama, allora al Ministero dell’Agricoltura, Foreste e Pesca, per rispondere all’urbanizzazione e spingere i cittadini a riconnettersi con boschi e montagne del Paese, dalle pinete di Hokkaido alle Alpi giapponesi.

Donna braccia allargate in piedi nella foresta
Cos’è lo shinrin-yoku e come praticarlo? – uspms.it

Da pratica popolare è diventato un riferimento internazionale: dagli Stati Uniti (con guide certificate dall’Associazione di Natura e Terapia Forestale e attività con il US Forest Service perfino nella foresta pluviale di El Yunque) alla Finlandia (dove esistono programmi dedicati) fino alla Corea del Sud, che ha sviluppato vere e proprie “foreste terapeutiche”. L’idea è semplice: muoversi lentamente, senza dispositivi elettronici, e lasciare che la natura entri attraverso i sensi.

Gli studi condotti in Giappone e altrove hanno collegato la pratica a una riduzione del cortisolo, a una più bassa pressione sanguigna e, in alcuni casi, a un incremento dell’attività delle cellule NK del sistema immunitario. Allo stesso tempo, ricercatori e giornali ricordano che il tema è in evoluzione: un podcast di RTS ha sottolineato come i meccanismi non siano ancora del tutto compresi, e su Le Figaro alcuni esperti notano che una parte dei benefici potrebbe derivare dal semplice camminare e rilassarsi, oltre che dall’ambiente forestale.

Per avvicinarti allo shinrin-yoku, scegli un luogo naturale raggiungibile: un bosco vero è ideale, ma anche un parco ampio va bene. Lascia il telefono in modalità aereo o in tasca, puntando su un’ora abbondante a passo lento. L’obiettivo non è “arrivare” ma “sentire”. Porta l’attenzione a uno stimolo per volta: i suoni degli uccelli, il fruscio dell’erba, l’odore di resina o di terra umida, la tessitura della corteccia sotto le dita, la luce che filtra come un mosaico. Respira con calma, come se “assaggiassi” l’aria. Se ti distrai, torna semplicemente a un senso, senza giudizio.

Se preferisci partire guidato, esistono sessioni condotte da guide formate (ad esempio quelle certificate dall’Associazione di Natura e Terapia Forestale) che durano circa due ore e strutturano l’esperienza con inviti sensoriali e momenti di condivisione. In contesti istituzionali, come in Corea del Sud, sono nate vere foreste terapeutiche pensate per percorsi di benessere, mentre in Finlandia i programmi di terapia forestale vengono proposti a gruppi e aziende per promuovere il recupero di mente e corpo.

Negli Stati Uniti, il US Forest Service ha collaborato a esperienze guidate in aree protette, a testimonianza di un interesse sempre più ampio. E se non puoi muoverti? La ricerca ha persino testato la realtà virtuale con ambienti forestali, osservando effetti positivi sull’umore: non è la stessa cosa, ma è una scorciatoia onesta nei giorni in cui uscire è impossibile.

Manteniamo i piedi per terra: i benefici più citati, come la riduzione del cortisolo, l’abbassamento della pressione sanguigna e il sollievo mentale, emergono in studi preliminari e in contesti controllati; la scienza sta ancora chiarendo che cosa pesi di più tra ambiente, movimento e rilassamento. Ma qui il punto lifestyle è pratico: dedicare tempo regolare a un contatto sensoriale con la natura è un’azione a basso costo e alto valore, priva di controindicazioni se la vivi con buon senso, e potenzialmente capace di cambiare la qualità

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