Eredità, una sola casa due fratelli: chi per legge ha priorità sull’immobile

Come ragionare quando ereditano una sola casa due fratelli? Uno dei due ha priorità sull’altro? Cosa dice la legge.

L’eredità è un tema che tocca molte famiglie, spesso fonte di gioia ma talvolta anche di complessità e dispute. Quando si parla di eredità, ci si riferisce al trasferimento di beni, diritti e obbligazioni da una persona deceduta ai suoi eredi. Questo processo può riguardare vari tipi di beni, tra cui immobili, che spesso rappresentano la parte più significativa dell’eredità.

Firmare documento, casetta in legno
Eredità, una sola casa due fratelli: chi per legge ha priorità sull’immobile – uspms.it

La situazione si complica ulteriormente quando a ereditare è più di una persona, come nel caso di due fratelli che diventano comproprietari di una casa. In questi casi, la gestione dell’eredità richiede attenzione e, spesso, un accordo tra le parti per evitare conflitti.

Eredità di una sola casa per due fratelli: come ci si comporta?

Quando due fratelli ereditano in comproprietà un unico immobile, il diritto non prevede alcuna priorità legale per uno rispetto all’altro. Questo significa che entrambi hanno gli stessi diritti sull’immobile e nessuno dei due può rivendicare una prelazione basata semplicemente sul proprio status di coerede.

Passaggio di casetta riproduzione fra due mani
Eredità di una sola casa per due fratelli: come ci si comporta? – uspms.it

La legge cerca di tutelare in modo equo gli interessi di entrambi, evitando di favorire uno a discapito dell’altro. Tuttavia, questa parità di diritti può portare a situazioni di stallo, soprattutto se i fratelli hanno visioni diverse su come gestire l’immobile ereditato. In caso di controversia o impossibilità di trovare un accordo, il diritto civile italiano prevede specifici meccanismi per risolvere la situazione.

La soluzione più auspicabile è la divisione volontaria, che avviene quando i fratelli riescono a trovare un accordo su come dividere l’immobile o su come gestirlo. Questo può includere la decisione di vendere l’immobile e dividere il ricavato o, alternativamente, che uno dei fratelli acquisti la quota dell’altro, pagando una somma concordata per compensare la differenza. Se l’accordo non è possibile, si può ricorrere alla divisione giudiziale.

Questa procedura può concludersi con la vendita giudiziale dell’immobile, seguita dalla divisione del ricavato tra i fratelli, o con l’attribuzione dell’immobile a uno dei fratelli in cambio di una compensazione economica (conguaglio) all’altro. La divisione giudiziale è una soluzione più drastica, spesso ultima ratio, poiché implica l’intervento di un giudice e può comportare costi e tempi maggiori.

Queste regole sono radicate nel diritto civile italiano, in particolare negli articoli che riguardano la divisione ereditaria (si veda il Codice Civile, art. 732 e seguenti). È importante sottolineare che, nonostante la legge offra queste soluzioni, la via migliore resta sempre quella di un accordo amichevole tra i fratelli. Trovare una soluzione condivisa permette di preservare i legami familiari e di gestire l’eredità in modo più efficiente e meno conflittuale.

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