Vuoi comprare una auto nuova? Approfitta ora dato che hai fino a 20 mila euro di bonus. Davvero imperdibile!
C’è un momento, per chi sta meditando da mesi se cambiare auto o fare il grande salto verso un modello nuovo, in cui il calcolo tra prezzo, valore di ritiro, costi di esercizio e incentivi smette di essere un rebus e diventa un’occasione concreta. Questo momento è arrivato. Non è la solita “finestra” da brochure: parliamo di uno schema pubblico che mette ordine tra platee, requisiti e aree ammesse, con un meccanismo studiato per premiare davvero chi vive la città ogni giorno e chi con i veicoli ci lavora.

Se hai bisogno di un’auto nuova per il tragitto casa-lavoro, per accompagnare i figli, per contenere i costi del carburante o semplicemente per allinearti a normative ambientali sempre più stringenti nelle zone a traffico intenso, sappi che nelle prossime settimane si aprirà una corsia preferenziale. Il cuore dell’operazione è una piattaforma digitale che consentirà di prenotare il contributo in modo trasparente, con tetti di spesa chiari e una filosofia: favorire la svolta elettrica proprio dove l’aria e la mobilità pesano di più sulla qualità della vita.
Fino a 20 mila euro di bonus sull’auto nuova: come approfittarne
Dal 22 ottobre 2025, a partire dalle ore 12, sarà attiva la piattaforma online per prenotare i nuovi incentivi all’acquisto di veicoli elettrici prevista dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il fondo complessivo vale 597 milioni di euro, rimodulati nell’ambito del PNRR, e introduce contributi mirati: fino a 11.000 euro per i cittadini con Isee inferiore a 40.000 euro; fino a 20.000 euro per le microimprese che acquistano veicoli commerciali a zero emissioni.

Gli incentivi sono riservati a residenti e imprese con sede nelle aree urbane funzionali: non solo i capoluoghi con oltre 50.000 abitanti, ma anche le zone di pendolarismo che gravitano intorno alle città. Dopo un confronto tecnico, la mappa Istat è stata aggiornata: oltre ai 1.892 comuni già inclusi, entrano altri 368 comuni, evitando “ogni potenziale penalizzazione derivante da variazioni sopravvenute” e allargando la platea degli aventi diritto. Una scelta salutata con favore dalle associazioni dei consumatori, con il Codacons in prima fila.
Il contributo è vincolato alla rottamazione di un veicolo con motore termico fino a Euro 5; occorre risultare primo intestatario del mezzo da almeno sei mesi. La clausola mira a prevenire passaggi fittizi e comportamenti opportunistici già visti in passato. La richiesta d’incentivo avverrà tramite la piattaforma, con il supporto dei concessionari per la prenotazione e l’abbinamento al contratto d’acquisto; saranno necessari documenti Isee aggiornati per i privati e visure/certificazioni per le microimprese, oltre alla prova di radiazione per rottamazione.
Conviene alle famiglie con redditi medio-bassi che percorrono quotidianamente tragitti urbani, l’abbattimento del prezzo di listino, unito ai minori costi d’uso dell’elettrico, può trasformare l’acquisto in una scelta sostenibile sul lungo periodo. Per le microimprese che lavorano in città, il contributo sui veicoli commerciali a zero emissioni consente di modernizzare la flotta e accedere senza pensieri alle Ztl, limitando i fermi lavoro legati alle restrizioni ambientali.
Ma c’è un ma: le associazioni dei concessionari giudicano lo schema rigido, temendo che la combinazione tra rottamazione obbligatoria, soglie Isee e perimetro territoriale riduca il bacino effettivo di chi potrà comprare subito. I consumatori, invece, apprezzano l’estensione della mappa ma ricordano che una quota significativa della popolazione resta fuori perché non residente nelle aree ad alto pendolarismo.
Comunque il traguardo messo nero su bianco dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin è chiaro: almeno 39.000 veicoli elettrici acquistati entro la prima metà del 2026. Una cifra ambiziosa, ma coerente con la traiettoria del PNRR e con l’urgenza di abbattere le emissioni nei centri urbani. Con la piattaforma operativa dal 22 ottobre, la velocità di presentazione delle domande e la capacità dei concessionari di gestire le pratiche saranno decisive per trasformare lo stanziamento in immatricolazioni reali.
Dunque, chi sta valutando il cambio auto dovrebbe verificare subito la residenza nell’area urbana funzionale, aggiornare l’Isee se necessario, controllare l’idoneità del veicolo da rottamare e confrontare le offerte dei modelli elettrici disponibili. Per le microimprese, è il momento di pianificare l’acquisto del veicolo commerciale a zero emissioni, considerando tempi di consegna e documentazione per l’accesso al contributo.
 




