Hai 15 giorni per spenderlo il nuovo bonus, altrimenti lo perdi: regole e scadenze

Un incentivo con tempi rapidi, regole precise e un beneficio immediato alla cassa. Ecco come funzionano i nuovi voucher, perché hanno una “data di scadenza” e quali sono i passaggi da non sbagliare per non perdere l’occasione.

C’è un nuovo bonus che promette di alleggerire la spesa delle famiglie, ma con una condizione chiara: il tempo è decisivo. Dalla generazione del voucher si hanno 15 giorni per usarlo, poi il beneficio evapora. È la cifra di una stagione di misure pensate per dare un sollievo concreto ai bilanci domestici e orientare i consumi verso scelte più responsabili. Non un rimborso da attendere mesi, ma uno sconto che si vede subito sullo scontrino. Una formula che piace ai cittadini e rende più trasparente il percorso dell’aiuto pubblico.

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Hai 15 giorni per spenderlo il nuovo bonus, altrimenti lo perdi: regole e scadenze – uspms.it

La parola d’ordine è semplicità, ma non mancano regole e passaggi operativi. Le nuove agevolazioni ruotano attorno a piattaforme informatiche uniche, accessibili con SPID, CIE o app IO: qui si presenta la domanda, si dichiarano i requisiti, si scarica il voucher digitale. Una volta validato, il codice va esibito al momento dell’acquisto, così il punto vendita applica immediatamente lo sconto. Non c’è nulla da anticipare e nulla da attendere: a chi compra arriva il beneficio in tempo reale, mentre sarà il venditore a ottenere il rimborso tramite gli enti incaricati.

Hai 15 giorni per spendere questo bonus: tutto ciò che c’è da sapere

Con il nuovo decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, pubblicato il 22 ottobre 2025, il bonus elettrodomestici entra nella sua fase operativa. L’incentivo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, è strutturato come voucher pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a 100 euro per famiglia o 200 euro per i nuclei con ISEE inferiore a 25.000 euro annui. La caratteristica chiave è lo sconto immediato alla cassa: non ci sono rimborsi differiti, perché lo storno viene applicato direttamente dal negoziante, che poi chiederà il rimborso a Invitalia.

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Hai 15 giorni per spendere questo bonus: tutto ciò che c’è da sapere – uspms.it

Su tutto, come detto, pesa la scadenza: 15 giorni sono pochi, ma la logica è quella di accelerare il ricambio e prevenire un uso disattento dei fondi. Il messaggio è semplice: si genera il voucher solo quando si è pronti a comprare. E in caso di dubbi, conviene verificare prima l’adesione del punto vendita e la disponibilità del prodotto, per non veder svanire l’opportunità.

Il requisito imprescindibile è la rottamazione: il vecchio apparecchio deve essere consegnato al momento dell’acquisto del nuovo, così da garantire una corretta dismissione e favorire riciclo e minori consumi. Il voucher, una volta generato dalla piattaforma Invitalia, vale 15 giorni e non è riattivabile se scade inutilizzato. Prima dell’uso da parte dei cittadini, la filiera deve aderire. I produttori che intendono partecipare inviano richiesta via PEC a Invitalia ed essere presenti nel database europeo EPREL (con eccezione per i piani cottura).

Dopo le verifiche, inseriscono in piattaforma i modelli idonei con le relative classi energetiche. I venditori sottoscrivono digitalmente l’accordo, caricano dati, IBAN e punti vendita, inclusi e-commerce, con i referenti. La domanda dei cittadini si presenterà online, accedendo con SPID, CIE o app IO, fino a esaurimento dei fondi disponibili, pari a 48,1 milioni di euro. In fase di richiesta si dichiara di sostituire un prodotto meno efficiente, di consegnare il vecchio apparecchio e, se necessario, di possedere un ISEE 2025 sotto i 25.000 euro per accedere al tetto massimo. Validati i dati, il sistema genera il voucher e lo invia via e-mail o app IO da mostrare al venditore.

Il rimborso ai venditori avviene in via telematica, in pari importo allo sconto applicato. Tutto il flusso — dalla generazione del voucher alla liquidazione — è digitale, così da garantire trasparenza, tempi rapidi e tracciabilità. L’obiettivo è duplice: sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e accelerare il ricambio verso apparecchi più efficienti, in linea con le direttive europee sull’energia.

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