Che fastidio la puzza di pesce sulle padelle! Ecco il rimedio per risolvere senza aceto o limone, con un ingrediente economico e naturale che si ha già in dispensa.
La puzza di pesce dalle padelle non è un capriccio: è un fantasma che si ripresenta puntuale ogni volta che riapri il cassetto o scaldi la pentola per un’altra ricetta. E più lavi, più sembra riapparire. Ti è mai capitato di cucinare una frittata e sentire quell’eco “marina” che rovina tutto? È lì che scatta la frustrazione: detersivo, acqua bollente, persino agrumi… e niente. Allora perché succede e come si spezza questo circolo?
In verità non serve spendere soldi in detersivi e nemmeno usare rimedi come aceto o limone. Basta solo prendere in dispensa un ingrediente naturale ed economico, lasciarlo in posa per circa un’ora e il gioco è fatto. Ecco di quale si tratta e come procedere.
L’odore tipico del pesce che rimane sulle padelle nasce da composti volatili che restano intrappolati nei residui di grasso e nei micrograffi del metallo o del rivestimento. Se lavi in fretta o utilizzi spugne già “odorose”, gli aromi si fissano e riaffiorano al primo calore. Succede spesso con il fritto o con cotture alla piastra: il grasso polimerizza, fa patina, trattiene le molecole odorose e, quando torni ai fornelli, si sprigionano di nuovo.
Si riconosce perché è un sentore persistente, “piatto”, che resiste al risciacquo e contamina anche coperchi e cassetti. Ci sono i classici rimedi acidi, certo, ma non sempre vuoi o puoi usare agrumi o aceto. Anche perché su padelle antiaderenti e di ghisa puoi graffiare o togliere l’antiaderente; su quelle in alluminio puoi macchiare la superficie. Non solo ma con sostanze sbagliate rischi perfino di creare esalazioni sgradevoli.
Per questo il metodo più efficace per togliere la puzza di pesce dalle padelle è il bicarbonato. Dopo aver sgrassato velocemente la padella con acqua calda e poco detersivo per rimuovere l’eccesso di unto, asciuga. Cospargi l’interno con uno strato generoso di bicarbonato fino a coprire tutto il fondo, spingendolo bene anche lungo i bordi. Lascialo agire per almeno un’ora; se puoi, qualche ora o tutta la notte. Il bicarbonato assorbe i cattivi odori, aiuta a staccare la sottile pellicola di grasso che li trattiene e, al risciacquo, porta via la fonte del problema.
Finito il tempo di posa, elimina la polvere, sciacqua con acqua molto calda e passa una spugna morbida. Se l’odore era tosto, prepara una crema con bicarbonato e pochissima acqua, stendila come una maschera, attendi altri 15-20 minuti e risciacqua. Su acciaio inox puoi anche far sobbollire per 5-10 minuti acqua e un paio di cucchiai di bicarbonato: il calore aiuta a sciogliere i residui, poi risciacqui e asciughi.
Piccole cautele che valgono oro: sui rivestimenti antiaderenti usa solo spugne non abrasive e niente sfregamenti energici. Sulla ghisa non lasciare mai in ammollo: applica la polvere a secco, lascia agire poco, rimuovi e asciuga subito, poi un velo d’olio per ristagionare. Con l’alluminio evita pose lunghissime: il bicarbonato è blando ma, a contatto prolungato, può scurire la superficie. In ogni caso, asciuga sempre bene: l’umidità è amica dei cattivi odori.
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