Aumentano i casi di contagio e il comune ordina ai cittadini di rimanere a casa. Tutto quello che c’è da sapere in merito, alcuni aspetti da approfondire.
Settembre segna il ritorno alla routine quotidiana con la riapertura delle scuole e la ripresa del lavoro, ma porta con sé anche i primi virus stagionali.

Tra questi, un ospite indesiderato si fa strada: la Chikungunya, un virus trasmesso non attraverso il contatto diretto ma dalla puntura di zanzara. Il clima mite e le piogge intermittenti favoriscono la proliferazione della zanzara tigre (Aedes albopictus), particolarmente attiva in questo periodo dell’anno.
Le autorità sanitarie, di fronte all’aumento dei casi, hanno elevato il livello di attenzione. I Comuni più colpiti hanno adottato misure straordinarie, tra cui ordinanze che limitano la mobilità della popolazione in determinate fasce orarie, coincidenti con gli interventi di disinfestazione. Queste azioni mirano a ridurre il contatto con le zanzare e a garantire l’efficacia dei trattamenti adulticidi e larvicidi.
La trasmissione della Chikungunya avviene rapidamente e richiede un’azione immediata per contenere l’espansione del virus. Le amministrazioni locali hanno quindi intensificato le campagne di comunicazione, bloccato gli eventi all’aperto, promosso l’uso di repellenti e la rimozione dei ristagni d’acqua, fondamentali per la riproduzione delle zanzare.
Dove si registrano più criticità e le misure dei Comuni
Il Veneto, con particolare riferimento al territorio veronese, ha registrato un significativo aumento dei casi di Chikungunya. Le autorità locali hanno risposto con provvedimenti decisi: cancellazione di eventi pubblici, chiusura di parchi e giardini in orari sensibili e ordinanze di permanenza domiciliare durante le operazioni di disinfestazione. Gli interventi sul territorio includono trattamenti larvicidi e adulticidi, oltre a un sistema di segnalazione rapida per monitorare la diffusione del virus.

Le misure adottate dai Comuni non rappresentano un lockdown, ma sono azioni mirate a proteggere la popolazione, invitata a collaborare seguendo le indicazioni delle autorità e adottando comportamenti preventivi come la chiusura di finestre e balconi durante i trattamenti e la rimozione di eventuali focolai larvali.
La Chikungunya è una malattia virale trasmessa all’uomo dalle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus. La malattia si manifesta con sintomi quali febbre alta, dolori articolari e muscolari, mal di testa, nausea e, in alcuni casi, eruzioni cutanee. Sebbene la maggior parte dei pazienti si riprenda senza conseguenze gravi, il virus può causare complicazioni in individui vulnerabili. La prevenzione si basa sul controllo del vettore e sulla protezione individuale, essenziale per limitare la diffusione del virus.