Dalla semplicità di Google Maps alla curiosità di capire cosa c’era dove oggi abitiamo, con un clic puoi fare un salto nel tempo e scoprire come si presentava il tuo quartiere mille anni fa.
Per milioni di persone il nome Google Maps è sinonimo di orientamento quotidiano: cercare un indirizzo, calcolare un percorso, verificare il traffico, esplorare un quartiere con Street View. Negli anni la mappa di Google è diventata un dizionario visuale del mondo contemporaneo, stratificato di informazioni, recensioni e fotografie. È naturale, quindi, che la stessa grammatica della cartografia digitale si presti a una domanda che torna ciclicamente: che cosa c’era qui, prima?

Se oggi il navigatore mostra ciò che accade intorno a noi, la curiosità spinge a guardare all’indietro, a ricostruire confini, toponimi, eventi e volti che hanno attraversato le stesse strade in epoche lontane. Non tutti hanno in casa un atlante storico, e non sempre è facile immaginare la trama di domini, città, feudi e stati che, nel corso dei secoli, hanno ricamato la nostra geografia.
L’Italia, per esempio, prima di diventare una nazione unita, è stata un mosaico fitto di entità politiche, monarchie, repubbliche e stati ecclesiastici. E tuttavia la tecnologia a cui siamo abituati rende oggi possibile riannodare i fili del passato con modalità intuitive, accessibili a curiosi, studenti e appassionati.
Dal navigatore del presente alla mappa del passato
Si chiama OldMaps ed è, a tutti gli effetti, un Google Maps della storia: un sito che consente di scorrere i secoli attraverso una timeline interattiva e vedere come cambiavano il mondo e il quartiere di casa. L’idea è semplice e potente: digiti una città, muovi il cursore nel tempo e osservi la trasformazione dei confini, la nascita e la caduta di regni e imperi, i toponimi che compaiono e scompaiono.

Con pochi clic puoi farti un’idea di dove si collocasse, mille anni fa, l’area su cui sorge oggi la tua abitazione: sotto quale entità politica rientrava, quali centri abitati la circondavano, quali strade o rotte la attraversavano. Si tratta di una piattaforma che intreccia molteplici livelli informativi: puoi evidenziare le battaglie e scoprire se, nei dintorni della tua città, si consumò uno scontro rimasto nei libri di storia; oppure attivare il livello dedicato ai personaggi e vedere dove hanno vissuto figure di spicco, dal condottiero al filosofo, dal sovrano all’artista.
L’effetto è quello di una passeggiata guidata nel tempo: la quantità di dati è sorprendente e la presentazione è curata con un’attenzione che rende l’esperienza scorrevole anche per chi non ha dimestichezza con gli atlanti. OldMaps non è solo un passatempo: è uno strumento che può affiancare la didattica e la divulgazione. La piattaforma dichiara di aver mappato migliaia di battaglie in tutto il mondo — oltre 17mila secondo gli aggiornamenti più recenti — offrendo una visione globale che mette in relazione eventi lontani nello spazio e nel tempo.
E l’interesse del pubblico conferma la bontà dell’approccio: ogni mese, circa un milione e mezzo di utenti esplora il sito, a riprova di una comunità che va dagli studenti ai semplici curiosi, passando per docenti, guide turistiche e appassionati. Il fondatore, il ceco-svizzero Petr Pridal, ha iniziato a occuparsi di cartografia digitale durante gli studi di informatica, dedicando il dottorato alla digitalizzazione delle mappe storiche. Da quell’esperienza è nata la serie di strumenti OldMapsOnline.org, una base tecnologica che ha alimentato l’evoluzione del progetto fino all’assetto attuale.
Nel tempo sono arrivate collaborazioni importanti con biblioteche e università — tra cui l’ETH di Zurigo e la British Library — e un riconoscimento di prestigio: nel 2024, la Czech Cartographic Society ha premiato la piattaforma come Map of the Year. Pridal ha anche fondato in Svizzera MapTiler, realtà che aiuta aziende e istituzioni a creare cartografie personalizzate per i propri prodotti digitali, segno di un know-how che dialoga con il mondo professionale. Il risultato, per chi apre oggi OldMaps, è la possibilità di trasformare una curiosità in un percorso: cercare il proprio indirizzo, collocarlo lungo i secoli, capire che cosa lo circondava quando la città non aveva ancora il volto di oggi.





