Lo chiamano “metodo bulgaro”: in silenzio, in meno di un minuto, una normale serratura a cilindro cede e la porta si apre. Ecco come riconoscerlo subito e come mettere fine al gioco dei ladri.
Diciamolo chiaro: se pensi che la tua porta sia al sicuro solo perché “è pesante”, stai giocando alla roulette con la tua serenità. C’è un trucco, il famigerato metodo bulgaro, che sfrutta una fragilità banalissima della serratura a cilindro e trasforma l’ingresso di casa in una formalità.

Hai mai notato un cilindro sporgente anche solo di pochi millimetri? È come lasciare la chiave sotto lo zerbino con un cartello al neon sopra. La domanda è: vuoi davvero scoprire dopo una serata fuori che il tuo salotto è stato visitato… senza che nessuno del condominio abbia sentito un fiato? Ecco allora in cosa consiste questo metodo usato dai malintenzionati per irrompere in casa.
In cosa consiste il metodo bulgaro usato dai ladri
La rottura del cilindro (o “cylinder snapping”) è una tecnica d’effrazione rapida e silenziosa che colpisce le serrature con cilindro europeo esposto o non adeguatamente protetto. Non serve raccontare “come si fa” per capire il punto: se il cilindro è raggiungibile e non schermato da una borchia robusta, diventa il tallone d’Achille della porta. La scena si ripete sempre uguale: serratura datata, cilindro che sporge oltre la placca, maniglia con foro largo e nessun defender antistrappo.

Il resto è un gioco di forze laterali, pochi secondi, zero rumore. E quando il cilindro cede, anche la tua privacy. La buona notizia è che si può “blindare” la vulnerabilità senza trasformare la tua porta in un caveau. La base è un cilindro certificato EN 1303 con protezioni anti-snap, anti-trapano e anti-picking, installato correttamente a filo della borchia. La chiave è farli installare da un professionista, in modo che non sporgano e che la vite di fissaggio sia adeguata.
Accanto al cilindro, la vera svolta è una rosetta di protezione, il famoso defender antistrappo in acciaio temprato, con disco girevole anti-trapano e viti passanti ancorate al corpo serratura. Questo accessorio fa da scudo al cuore del sistema: nasconde e irrobustisce il punto debole, rendendo la presa sul cilindro praticamente inutile. Anche la maniglieria fa la sua parte: scegli placche con protezione del nucleo, non le piastrine decorative. E se la tua porta è datata, valuta un upgrade alla classe RC3 o superiore (EN 1627): non è solo un’etichetta, ma un pacchetto di resistenza complessiva agli attacchi meccanici.
Poi c’è il tema della deterrenza. Un sistema di allarme collegato h24 a centrale operativa, con contatti su porta e finestra e una sirena interna che parte in pochi secondi, cambia l’equazione del rischio. Marchi specializzati con centrali di sorveglianza attive 24/7, offrono pacchetti integrati con sensori, videocamere e intervento su allarme: scegli soluzioni conformi alle norme tecniche (in Italia, ad esempio, CEI 79-3 per gli impianti) e chiedi un progetto su misura per la tua abitazione.
Il tutto si completa con piccoli accorgimenti “intelligenti”: buona illuminazione esterna, abitudini discrete (niente chiavi lasciate inserite all’interno del cilindro, niente copie “di fortuna” sotto il vaso), e manutenzione periodica delle serrature.





