I ladri usano dei nuovi trucchi per infiltrarsi nelle case che hanno puntato: ecco come scelgono la loro “vittima” e come evitarlo.
La cronaca recente registra un fenomeno che inquieta molte famiglie: i ladri sono diventati più scaltri e si infiltrano persino quando in casa c’è qualcuno. Alla base c’è un cambiamento di abitudini criminali: se un tempo il giorno era l’orario preferito, oggi la finestra serale e notturna è sempre più sfruttata, con incursioni tra le 18 e le 22 e oltre.

Secondo le rilevazioni ufficiali, quasi un terzo dei furti avviene al buio, quando le strade sono meno frequentate. Questo alimenta una paura diffusa: non solo il timore di perdere beni, ma l’ansia per l’incolumità propria e dei familiari. L’obiettivo, tuttavia, non è farsi prendere dal panico, bensì adottare contromisure pratiche e mirate che complicano l’azione dei malintenzionati e li dissuadono.
Il “nuovo trucco” 2025 dei ladri: infiltrazione silenziosa e sociale
Il copione dei ladri si è aggiornato con tecniche a basso rumore e alto mimetismo. Senza svelare dettagli operativi, il principio è duplice: confondere e sfruttare le routine. C’è chi si appoggia a pretesti di vicinato o piccoli stratagemmi per testare la presenza in casa, chi osserva i rientri e le luci accese, chi approfitta di varchi minimi in condomini e cortili (portoni lasciati aperti, cancelli che restano socchiusi in uscita).

È una penetrazione “sociale” prima che fisica: il ladro moderno studia i gesti, le abitudini e le soglie di attenzione degli occupanti, cercando fessure di comportamento più che di cemento. Per questo la prevenzione parte da consapevolezza e disciplina quotidiana. Gli obiettivi si definiscono in base al rischio percepito di essere scoperti: case isolate o buie, piani bassi e rialzati, facciate con appigli, balconi accessibili, vie di fuga comode.
Colpiscono anche le abitazioni dove si intravedono oggetti di pregio o apparecchi elettronici. Prima di agire, i gruppi più organizzati osservano i ritmi di chi abita: orari di lavoro, uscite con il cane, finestre illuminate, ritiro della posta. Talvolta circolano segni e marcature discreti su citofoni o cassette, un modo rudimentale di “catalogare” la preda: qualora notiate anomalie, segnalate e rimuovete, senza allarmismi ma con prontezza.
Rendere difficile l’accesso è l’arma numero uno. Senza spese proibitive, si può:
- rinforzare gli infissi con griglie o barre anti-intrusione, evitando che diventino scalette verso piani superiori
- installare dissuasori su tubi e grondaie per impedire arrampicate
- curare l’illuminazione esterna con sensori di movimento, in particolare su ingressi, giardini e retro
- proteggere il perimetro: un allarme che “vede” prima della soglia fa perdere tempo al ladro, che teme l’esposizione
- valutare un cane da guardia dove opportuno, forte deterrente acustico e comportamentale.

L’obiettivo è far “consumare minuti”: più si allunga la manovra, più cresce il rischio per chi tenta il colpo. La domotica ha democratizzato la sicurezza. Videocitofoni e spioncini con camera, sensori su porte e finestre, kit collegati allo smartphone che inviano notifiche in tempo reale: strumenti accessibili che, combinati, aumentano il controllo. Impostate scenari intelligenti (luci che si accendono al passaggio, avvisi quando una soglia si apre), curate la riservatezza dei dati e aggiornate i dispositivi.
La rete di vicinato resta insostituibile: chiedete a un vicino di ritirare la posta quando siete via, fatevi lasciare un contatto, partecipate ai gruppi di scala per ricordare la chiusura di portoni, cancelli e accessi ai garage. In auto, uscite dai box solo quando il basculante è totalmente chiuso. La sicurezza comincia dai gesti:
- chiudete sempre a chiave, anche quando siete dentro
- non lasciate varchi su balconi o finestre, soprattutto ai piani bassi
- non aprite a sconosciuti senza verifiche credibili
- custodite contatori e quadri elettrici esterni in contenitori chiusi
- evitate di esporre in vista oggetti di valore
- se partite, pianificate: timer per luci o radio per simulare presenza, niente annunci di viaggio sui social, inventario dei beni più preziosi, una chiave a un vicino fidato
- di notte, illuminate l’esterno, blindate i punti deboli, attivate l’allarme perimetrale.
La prevenzione è una somma di attenzioni: ognuna sottrae margini al “trucco” del 2025, fino a renderlo un azzardo che i ladri preferiranno non correre.