La banca deve restituirti 480 euro e smettere di fregarti 8 euro al mese: come sistemare tutto subito

Sistema tutto subito, la banca deve restituirti 480 euro e smettere di fregarti 8 euro al mese. Si tratta di certo di un problema che si deve cercare di evitare.

Ti suona familiare l’idea che, ogni mese, dal tuo conto spariscano pochi euro sotto voci poco chiare? Per molti correntisti italiani quella cifra “leggera” — spesso 8 euro, in altri casi poco più di 10 — è diventata un’abitudine tanto invisibile quanto costosa.

persona che scrive su dei fogli
La banca deve restituirti 480 euro e smettere di fregarti 8 euro al mese: come sistemare tutto subito (Uspms.it)

La sorpresa è che, in un numero non trascurabile di casi, la banca dovrà restituire circa 480 euro e interrompere questi addebiti ricorrenti. Sì: soldi veri, accumulati nel tempo, che possono tornare nelle tue tasche. E la cosa migliore è che sistemare tutto è possibile e, per molti, persino rapido. Ma prima di spiegare come, vale la pena capire perché tantissimi clienti si stanno accorgendo solo ora di quanto accade.

Da mesi si moltiplicano le segnalazioni di addebiti “a rate” legati a spese bollate come gestione, rendicontazione o simili. Importi contenuti, che però si ripetono con cadenza mensile. La dinamica è subdola: la percezione di una somma piccola rende facile non farci caso; poi, a fine anno, ci si ritrova con un totale molto più alto del previsto. A complicare il quadro, non tutti i conti sono uguali: conti con rendicontazione trimestrale, semestrale o annuale hanno calendari e voci diverse. Eppure, c’è un filo rosso che lega tantissime storie: un’imposta prevista dalla legge viene talvolta “spacchettata” e addebitata mese dopo mese, con esiti che possono superare ciò che è dovuto. Il punto è proprio lì, in quel dettaglio che separa un addebito legittimo da uno irregolare.

Molti lettori, controllando l’estratto conto di settembre, hanno notato movimenti anomali riferiti ai mesi precedenti. Settembre è spesso un mese rivelatore perché coincide con una delle cadenze tipiche di rendicontazione e fa saltare all’occhio eventuali incongruenze. In più, sono cresciute le contestazioni presso i canali ufficiali di risoluzione delle controversie bancarie, segno che il fenomeno non è isolato. La sensazione diffusa è di essere stati “spennati” un po’ alla volta. E la domanda sorge spontanea: si può recuperare il maltolto e fermare gli addebiti? Sì, si può. Tra poco vediamo come, con passaggi concreti e motivazioni solide.

Come sistemare tutto subito: cosa controllare, quali passi fare e perché la banca deve ridarti i soldi

Il nodo è l’imposta di bollo sui conti correnti delle persone fisiche con giacenza media oltre 5.000 euro. La normativa prevede un importo fisso annuo di 34,20 euro. Attenzione a due aspetti chiave: l’imposta va applicata solo in corrispondenza della rendicontazione del conto (che può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale); se la rendicontazione è trimestrale, l’addebito di riferimento è 8,55 euro per trimestre, per arrivare a 34,20 euro nell’anno.

persona fa i conti
Come sistemare tutto subito: cosa controllare, quali passi fare e perché la banca deve ridarti i soldi (Uspms.it)

Non è conforme alla normativa trasformare quell’imposta annua in addebiti mensili che, a conti fatti, facciano lievitare il totale oltre 34,20 euro. Eppure, capita di vedere voci ricorrenti tipo “spese di gestione” di 11,40 euro al mese su conti con giacenza media sopra i 5.000 euro: in un anno, un addebito del genere produce un esborso molto superiore al tetto fissato dalla legge per il bollo. In questi casi, la parte eccedente è contestabile. È proprio qui che maturano i famosi 480 euro: tanti correntisti, ricostruendo gli ultimi cinque anni, hanno rilevato somme indebitamente addebitate che si aggirano intorno a questa cifra.

Cosa fare, in pratica: Controllo documenti. Scarica gli estratti conto degli ultimi anni, partendo da settembre (mese spesso “spia” di anomalie) e risali indietro. Evidenzia le voci legate a imposta di bollo, rendicontazione e “spese di gestione” con cadenza mensile. Verifica periodicità. Individua la frequenza di rendicontazione del tuo conto (mensile, trimestrale, semestrale, annuale). L’imposta di bollo si applica solo a quelle scadenze, non ogni mese se la rendicontazione è trimestrale o diversa. Calcola l’eccedenza.

Se trovi addebiti mensili che, cumulati, superano 34,20 euro l’anno, determina la differenza da richiedere a rimborso. Puoi estendere la verifica fino a cinque anni: è qui che, in molti casi, si arriva a circa 480 euro. Reclamo formale. Invia un reclamo scritto alla banca, contestando l’applicazione mensile irregolare del bollo e chiedendo lo storno degli addebiti futuri e il rimborso degli importi eccedenti degli ultimi cinque anni. Allega gli estratti e il tuo prospetto di calcolo.

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