Ladri beffati da un semplice portagioie esca: il metodo che sta proteggendo milioni di euro in gioielli con una riuscita straordinaria
I furti in casa restano una delle paure più diffuse. Oltre agli allarmi e alle misure tecnologiche, esistono accorgimenti pratici e low-tech che possono ridurre il rischio di perdere ciò a cui teniamo di più.

Una strategia semplice, e spesso sottovalutata, è usare un portagioie esca: mettere in vista un contenitore con bigiotteria economica per distrarre il ladro, mentre i pezzi davvero importanti sono conservati in un nascondiglio poco sospetto o, meglio ancora, in una cassaforte o in un deposito esterno.
Secondo operatori del settore, quando integrata ad altre misure, questa tattica può risultare sorprendentemente efficace.
Portagioie esca lo stratagemma per non essere rapinati
Il portagioie esca è un contenitore posizionato in un punto facilmente accessibile, tipicamente sul comò della camera da letto o su un mobile ben visibile, che contiene monili di scarso valore o bigiotteria.

Non si tratta di ingannare con frode, ma di spostare l’attenzione del malintenzionato sui primi oggetti “appetibili” che incontra. L’idea sfrutta una dinamica semplice: chi entra per rubare ha spesso fretta, evita di trattenersi troppo per non attirare attenzioni e tende a privilegiare oggetti facili da individuare e rivendere.
Trovandosi davanti un portagioie apparentemente ricco e ordinato, molti ladri si accontentano di quello che vedono e passano oltre più in fretta, riducendo la probabilità di individuare i veri preziosi. Alcune stime diffuse in ambito assicurativo e di consulenza alla sicurezza parlano di percentuali di successo molto alte, fino a sfiorare il 97% dei casi in cui il trucco viene impostato con criterio e affiancato da altre misure.
Chi immagina furti meticolosi, con cassetti rovesciati uno a uno, sottovaluta un elemento chiave: il tempo. Le intrusioni domestiche durano spesso pochi minuti; l’obiettivo è prendere rapidamente contanti, elettronica compatta e gioielli “a portata di mano”. Per questo mettere in vista un “bottino credibile” ha senso.
Un portagioie in bella mostra, con collane, bracciali e anelli costume, offre al ladro ciò che sta cercando senza costringerlo a ricerche approfondite. La psicologia del rinforzo immediato fa il resto: la percezione di aver già trovato qualcosa di valore riduce la motivazione a continuare a frugare in luoghi meno ovvi.
La presentazione conta. Il portagioie esca dovrebbe essere facilmente accessibile, sul comò o su una mensola in camera da letto; ordinato e verosimile, con monili riposti in scomparti o su supporti; visivamente “ricco”, ma composto da bigiotteria o pezzi senza valore reale. Nel frattempo, i gioielli importanti non dovrebbero trovarsi nelle aree classiche di perlustrazione (primi cassetti della camera, comodini, armadi ovvi).
Una scatola dall’aspetto innocuo per esempio etichettata “decorazioni di Natale” o “vecchi cavi” in un ripostiglio poco frequentato può ridurre la probabilità di scoperta. Meglio ancora, una cassaforte domestica di qualità, ancorata a muro o pavimento, o la custodia in cassetta di sicurezza bancaria per i pezzi di maggior valore economico o affettivo.
Bigiotteria ed economici bijoux vintage possono servire come esca perfetta. Gioielli rovinati o riparabili, che appaiono vendibili al volo, e piccoli oggetti da regalo che sembrano preziosi a prima vista (ma non lo sono), come scatoline eleganti con orecchini costume, sono altrettanto efficaci.
Preferire contenitori nascosti e poco sospetti, come scatole etichettate con oggetti stagionali o materiali d’ufficio non sensibili. Evitare i cassetti ovvi della camera da letto e i comodini: sono i primi ad essere controllati.

Valutare l’acquisto di una cassaforte domestica adeguata, con grado di sicurezza certificato e correttamente ancorata. Per i pezzi di grande valore economico o affettivo, considerare la custodia in banca (cassetta di sicurezza o deposito dedicato).
Pro: Soluzione a basso costo e attuabile subito. Riduce il tempo che il ladro passa a frugare, abbassando la probabilità che scopra i valori reali. Facile da spiegare in famiglia e da mantenere nel tempo.
Contro: Non sostituisce misure fondamentali come serrature robuste, porte blindate, allarmi, illuminazione esterna e casseforti. Se i ladri sono più accurati o esperti, possono procedere oltre l’esca. Diffonderne i dettagli senza contesto può creare false aspettative: va presentata come parte di un sistema, non come “trucco miracoloso”.
Integrare sempre il portagioie esca con misure attive: allarme con sirena e notifica, sensori su punti vulnerabili, buone abitudini (porte e finestre chiuse, vicinato attento). Documentare con foto e fatture i gioielli di valore; registrare eventuali numeri di serie o caratteristiche identificative.
Valutare una polizza assicurativa adeguata al valore dei beni, verificando franchigie e condizioni di copertura. Affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione di casseforti e per una valutazione del rischio domestico personalizzata.
Evitare istruzioni troppo dettagliate su nascondigli “geniali”: meglio limitarsi a indicazioni generali e di buon senso, per non trasformare l’argomento in un manuale di trucchi.
Rinnovare periodicamente l’assetto: sostituire la bigiotteria dell’esca, variare lievemente le collocazioni, e non parlarne fuori dal nucleo familiare. In caso di assenza prolungata, spostare i pezzi più importanti in cassaforte bancaria e simulare la presenza in casa con timer per luci e vicini informati.