Legge 104, novità per i titolari: chi deve fare una nuova domanda nel 2026

Legge 104, nuove regole in arrivo per chi già usufruisce dei permessi: ecco chi deve fare una nuova domanda nel 2026

Diciamolo forte: la burocrazia fa più paura di una bolletta a sorpresa. E l’idea di rifare daccapo la pratica della 104 nel 2026 sta già facendo tremare più di qualcuno. Ti riconosci? Hai sentito parlare di nuovi permessi e ti chiedi: “Devo fare una nuova domanda o INPS aggiorna tutto da solo?”. Se ti è passato per la testa, non sei il solo: il dubbio viene a tante persone.

uomo su sedia a rotelle
Legge 104, novità per i titolari: chi deve fare una nuova domanda nel 2026 – uspms.it

In effetti le regole della Legge 104 sono cambiate e dal 2026 ci sono alcuni soggetti che dovranno fare di nuovo la domanda. Ecco quali sono le circostanze.

Chi deve fare una nuova domanda per la 104 nel 2026

La Legge 104/1992 è la cornice che permette a persone con disabilità e ai loro familiari di ottenere permessi retribuiti, congedi e tutele sul lavoro. Con la riforma che entra a regime dal 2026, sono previste novità importanti su quantità e organizzazione dei permessi, sul ruolo dei caregiver e sulla gestione delle pratiche.

uomo su sedia a rotelle e donna che lo trasporta
Chi deve fare una nuova domanda per la 104 nel 2026 – uspms.it

In pratica, due leve nuove si muovono insieme: da un lato si parla di ore aggiuntive l’anno per chi deve sottoporsi a visite, esami e terapie frequenti (in presenza di patologie oncologiche, croniche o invalidanti e, in questi casi, anche per i caregiver), dall’altro un incremento del monte permessi annuo rispetto ai consueti 36 giorni complessivi, in un’ottica di maggior flessibilità.

Il punto davvero cruciale, però, è capire se tutto questo richiede una nuova domanda. Di solito il problema si presenta così: l’azienda chiede chiarimenti, il patronato ha la fila fuori, il medico ti propone nuove terapie e tu non sai se continuare con la procedura che hai sempre usato, se cambiare modulo o se aspettare. Nel frattempo temi di perdere giornate retribuite o di fare un passo falso.

Gli esperti dei patronati e le circolari INPS insegnano che, quando una norma cambia i parametri dei permessi, di norma l’Istituto procede ad aggiornare d’ufficio i profili già riconosciuti. Se sei già titolare di 104, in presenza di requisiti invariati, non devi rifare la domanda per conservare i diritti già riconosciuti. La prassi è che INPS recepisca le novità di legge e aggiorni d’ufficio la posizione, compresa l’eventuale estensione dei permessi introdotta dal 2026. Questo significa che, salvo eccezioni, l’aumento del monte permessi annuo si applica automaticamente, come pure le nuove tutele per i caregiver e le semplificazioni legate alla digitalizzazione delle pratiche.

Quando, allora, va presentata una nuova domanda? Semplice: se cambia la tua situazione. Parliamo di aggravamento o revisione della disabilità con nuovi esiti, di cambio del caregiver principale (quando si vuole estendere o trasferire i benefici ad altro familiare), oppure del passaggio da riconoscimento temporaneo a permanente o della scadenza della certificazione. In questi casi devi aggiornare la pratica: è l’unico modo perché il datore di lavoro e INPS possano autorizzare correttamente i nuovi congedi.

Capitolo “ore extra” e “giorni in più”: le ore aggiuntive per visite, esami e terapie frequenti riguardano chi è affetto da patologie oncologiche, invalidanti o croniche e, in questi scenari, anche i rispettivi caregiver. Qui non basta aspettare: va documentata la necessità sanitaria, perché le ore sono finalizzate ai percorsi clinici. Parallelamente, le novità dal 2026 prevedono un rafforzamento dei permessi complessivi rispetto ai 36 giorni annui standard, la maggiore alternanza tra più familiari autorizzati per dividere il carico di cura, una gestione più smart con il portale INPS e una migliore compatibilità con lo smart working per organizzare al meglio agende e terapie.

Verifica subito sul tuo verbale 104 se c’è una data di revisione: in caso affermativo, prenota per tempo la visita o la documentazione necessaria, così non rischi sospensioni. Se stai valutando un cambio di caregiver, raccogli i dati del subentrante e prepara la nuova istanza: prima lo fai, prima eviti rimbalzi con le risorse umane. Se rientri tra chi può chiedere le ore aggiuntive per terapie, fatti rilasciare un certificato dello specialista o del centro che ti segue: più preciso è, più semplice sarà ottenere l’ok.

icona uomo su sedia a rotelle
Novità per chi ha la legge 104 – uspms.it

E non lasciare che siano gli altri a interpretare al posto tuo: confrontati con l’ufficio HR, con un patronato/CAF e tieni d’occhio le circolari INPS sul portale ufficiale. È lì che, come sempre, viene messo nero su bianco come applicare le novità e se sono previsti passaggi formali aggiuntivi.

Gestione cookie