L’errore comune nell’uso della candeggina contro la muffa: come proteggere muri e salute

Pareti che si macchiano e aria pesante? Scopri l’errore più comune nelle pulizie domestiche e una strategia semplice per proteggere casa e respirazione.

Quando notiamo angoli scuri dietro l’armadio o fughe del bagno che si macchiano, spesso non ci rendiamo conto che stiamo assistendo a un campanello d’allarme. La presenza di muffa non è solo antiestetica, ma indica problemi ben più seri come eccessiva umidità, condensa o insufficiente ricambio d’aria. In molte abitazioni, la reazione immediata è cercare una soluzione rapida, che promette pareti pulite in pochi minuti. Tuttavia, è proprio in questo atteggiamento che si nasconde l’errore più comune.

muro sporco di muffa
L’errore comune nell’uso della candeggina contro la muffa: come proteggere muri e salute – uspms.it

Le spore della muffa prediligono superfici fredde e ambienti chiusi. Un ponte termico dietro un mobile, una piccola infiltrazione o una doccia senza adeguata ventilazione possono essere sufficienti per vedere le chiazze di muffa riapparire in pochi giorni. Durante un sopralluogo in un bagno privo di finestre, ho notato che la macchia di muffa ricompariva sempre nella stessa zona, nonostante le frequenti pulizie. Il soffitto rimaneva freddo e l’aria stagnante, creando un ciclo infinito di pulizia e ricomparsa.

L’errore comune sull’uso della candeggina: strategie efficaci contro la muffa

La soluzione “rapida” a cui molti ricorrono è l’uso della candeggina, un errore che può danneggiare i muri e mettere a rischio la salute. Il cloro, pur sbiancando la superficie dei materiali porosi come intonaco e cartongesso, non elimina le spore in profondità, permettendo alla macchia di tornare. Inoltre, l’acqua presente nella soluzione può incrementare l’umidità locale, mentre i vapori irritano occhi e vie respiratorie. È importante ricordare che mai si dovrebbe mescolare la candeggina con ammoniaca o acidi, a causa della formazione di gas tossici. Sia l’US EPA che il CDC sottolineano l’importanza di rimuovere la muffa con detergenti specifici e di risolvere il problema dell’umidità alla radice.

muffa su muro
L’errore comune sull’uso della candeggina: strategie efficaci contro la muffa – uspms.it

Per combattere efficacemente la muffa, è fondamentale eliminare la causa alla radice. Riparare le infiltrazioni, ridurre la condensa e arieggiare gli ambienti sono passi cruciali. Mantenere l’umidità relativa tra il 40% e il 60%, utilizzando un deumidificatore se necessario, può fare la differenza. È inoltre utile migliorare i punti freddi, staccando i mobili dalle pareti e valutando l’uso di pitture traspiranti o l’isolamento dei ponti termici. Per la pulizia, è consigliabile utilizzare un detergente neutro o perossido di idrogeno al 3% per superfici dure e piccole aree, indossando sempre guanti, occhiali e mascherina filtrante. In caso di aree ampie o muffa ricorrente, è opportuno consultare un tecnico specializzato.

I prodotti “antimuffa” possono essere di supporto, ma solo dopo aver affrontato il problema dell’umidità. È essenziale leggere attentamente l’etichetta e preferire prodotti con autorizzazione biocida e finiture traspiranti. Cambiare prospettiva e cercare soluzioni che interrompano le condizioni favorevoli alla vita della muffa è più efficace che cercare semplicemente di sbiancare le superfici.

 

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