L’ex ladro rivela: con questi 6 trucchi entravo ovunque. Il 3° è geniale ma terrificante

Un ex ladro pentito racconta i 6 trucchi più usati per oltrepassare porte e finestre senza destare sospetti e alcuni sono geniali.

Dillo forte: ti senti al sicuro… finché un particolare ti fa dubitare. Una serratura che “gratta”, una porta che si apre senza girare la chiave, la cassetta della posta che si riempie in fretta. E se qualcuno stesse studiando i tuoi rientri? La verità è che i furti in casa non sono una leggenda urbana…

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L’ex ladro rivela: con questi 6 trucchi entravo ovunque. Il 3° è geniale ma terrificante – uspms.it

Accadono più spesso di quanto pensiamo e, quando succedono, oltre ai danni economici lasciano addosso un senso di violazione che toglie il sonno. Un ex ladro ha svelato i 6 trucchi con cui è entrato ovunque. Scoprirli può aiutare a scorgere i segnali e giocare d’anticipo contro i malintenzionati.

I 6 trucchi usati da un ex ladro per entrare ovunque

I dati del Ministero dell’Interno spagnolo mostrano una curva in salita per quanto riguarda i furti in casa: nel primo trimestre 2022 i furti con forza in abitazioni e strutture hanno toccato quasi 30.000 casi, contro poco più di 23.000 nello stesso periodo 2021; nelle sole case, da 16.479 a 20.933.

ladri in casa
I 6 trucchi usati da un ex ladro per entrare ovunque – uspms.it

Non è un dettaglio: la fascia lunedì-venerdì è la più colpita, quando molti sono fuori per lavoro, e grandi città come Madrid e Barcellona concentrano la maggior parte degli episodi. Il quadro è chiaro: i ladri sfruttano routine, distrazioni e punti deboli strutturali. Come si presenta, nella pratica, il problema? Spesso inizia in sordina. Potresti trovare una sottile plastica tra porta e telaio, apparentemente inutile, o notare minuscole “graffiature” attorno al cilindro.

A volte il campanello o il citofono suonano a orari insoliti per “testare” le presenze, oppure l’occhio spia appare velato, come se fosse stato manipolato. In rari casi, minuscole microcamere occultate nei pressi dell’ingresso osservano chi entra ed esce. Altre volte il punto debole non è affatto la porta: finestre lasciate a vasistas, balconi collegati, zanzariere senza bloccaggi.

Un ex ladro, oggi consulente per la sicurezza, mi ha riassunto il senso: “Non serve essere Houdini; serve conoscere l’abitudine media”. E l’abitudine media, diciamolo, spesso è lasciare la porta tirata senza mandate e le finestre socchiuse “tanto sto via 10 minuti”. E qui arriva la stretta. Se non agisci, rischi di più di una brutta sorpresa. C’è il danno economico, certo, ma anche quello emotivo e psicologico: la casa smette di sentirsi “tua”.

C’è il tema assicurazione: molte polizze rimborsano solo se la porta era chiusa a chiave e i serramenti adeguati. C’è il rischio di furto d’identità con documenti sottratti. E poi la spirale dei tempi persi tra denunce, perizie, riparazioni. Ogni giorno in più a rimandare è un giorno in cui la tua abitazione può sembrare un bersaglio facile. Senza fare spettacolo tecnico (non serve, e non aiuta), ecco cosa raccontano ex ladri e esperti di sicurezza sui metodi più diffusi, e come farli fallire.

Il primo è il famigerato bumping: tecnica rumorosa ma rapida, efficace contro cilindri vecchi o economici. La contromossa, suggerita da serramentisti qualificati e dai consigli della Polizia di Stato per la prevenzione dei furti, è semplice da ricordare: scegli un cilindro europeo certificato anti-bumping e anti-strappo, abbinalo a un defender esterno in acciaio che protegga il cilindro e a una piastra di rinforzo sul telaio. E, dettaglio non negoziabile, chiudi sempre a due mandate.

Il secondo è l’impressioning, un trucco “silenzioso” in cui si prova a ricavare l’impronta della chiave. Anche qui non serve entrare nel come: il rimedio è un set aggiornato di cilindri di sicurezza con chiavi a profilo protetto e tessera di proprietà, più una gestione intelligente delle copie (niente duplicati senza controllo, niente chiavi lasciate in vasi o sotto zerbini).

Il terzo – “geniale ma terrificante” – è il gioco dei segnalibri. Una sottile linguetta di plastica o carta inserita tra porta e telaio “spia” se qualcuno entra: se cade, la casa è abitata; se resta lì giorni, bingo. La difesa è duplice: fai attenzione a qualsiasi marcatore anomalo, rimuovilo subito e vari le tue routine (luci con timer, vicini di fiducia che ritirano la posta, tende e tapparelle gestite in modo credibile). Polizia e associazioni di categoria ricordano che la vigilanza di condominio è un deterrente potentissimo.

C’è poi il capitolo microcamere: più rare perché richiedono tempo e rischio, ma esistono. Una videoporta o un spioncino digitale con copertura interna riduce il problema, così come un’illuminazione esterna con sensori di movimento. Se noti dispositivi sospetti vicino all’ingresso, non toccare: segnala alle forze dell’ordine. Il metodo “classico” dalla finestra sfrutta distrazioni e aperture minime. Le contromisure accreditate sono note ma spesso trascurate: maniglie con chiave, nottolini anti-sollevamento, vetri stratificati o pellicole antisfondamento, chiusure sui vasistas, blocchi per persiane e scuri, e attenzione ai punti di arrampicata (grondaie, muretti, tettoie).

ladri in casa
La rivelazione di un ex ladro: 6 trucchi per entrare ovunque in casa – uspms.it

Infine il trucco della radiografia o “carta” sulla serratura a scrocco: funziona solo se la porta è accostata, non chiusa. La soluzione è più banale di quanto credi: uscire di casa con la porta sempre chiusa a chiave e valutare un incontro elettrico antischeda o un semplice riscontro rinforzato che impedisce l’aggiramento dello scrocco. A questo punto, la domanda non è “se” proteggersi, ma “come farlo entro questa settimana”. Le soluzioni raccomandate da fonti istituzionali e tecniche sono chiare:

  • aggiorna il gruppo “porta d’ingresso”: cilindro certificato, defender, piastra di rinforzo e montaggio professionale
  • metti in sicurezza i serramenti: maniglie con chiave, anti-sollecitazione per finestre e portefinestre, blocchi su tapparelle
  • integra un sistema d’allarme con sensori perimetrali e volumetrici, sirena ben visibile e connessione a centrale o app: la Polizia di Stato lo definisce un ottimo complemento, non un sostituto delle misure fisiche
  • aggiungi un videocitofono o campanello smart per vedere chi bussa, e illumina gli accessi
  • cura le abitudini: chiudi a mandate sempre, limita la condivisione di assenze sui social, fai squadra con i vicini per ritirare posta e segnalare anomalie, fotografa e annota seriali degli oggetti di valore per eventuali denunce e assicurazione

Se scopri segnalini, residui sospetti o tentativi di manomissione, rimuovili e chiama subito le forze dell’ordine.

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