L’INPS avvia i controlli sui permessi legge 104: tremano i furbetti, verifica dei requisiti e non solo

L’INPS prepara una stretta sui permessi della Legge 104: verifiche puntuali dei requisiti, incroci di dati e tracciamento digitale promettono di chiudere la porta ai furbetti. Ecco chi rischia.

Parliamoci chiaro: con i nuovi controlli, i giorni 104 non si improvvisano più. Se assisti un familiare con disabilità e hai diritto ai permessi, l’ultima cosa che vuoi è finire nel calderone dei sospetti per una svista. Quante volte ti sei domandato se basta un modulo sbagliato, un giorno fissato male o una prova non archiviata per ritrovarti con pagamenti bloccati, richieste di chiarimenti o — peggio — sanzioni?

uomo su sedie a rotelle
L’INPS avvia i controlli sui permessi legge 104: tremano i furbetti, verifica dei requisiti e non solo – uspms.it

Questo è il momento di sistemare tutto, perché le verifiche da parte dell’INPS si faranno più fitte e non è il caso di arrivare impreparati, anche perché i rischi che si corrono sono importanti.

I controlli dell’INPS sui permessi della legge 104

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che l’obiettivo è fermare gli abusi e indirizzare le agevolazioni solo a chi ne ha realmente diritto. Corte dei Conti e INPS hanno suonato l’allarme su usi impropri dei permessi e dei congedi. I casi limite esistono — richieste per assistiti purtroppo deceduti o più dipendenti che si prendono congedi contemporanei per la stessa persona — e minano la credibilità di un pilastro del nostro welfare. In parallelo, cresce il timore di chi rispetta le regole: più controlli significheranno più burocrazia?

uomo con sedia a rotelle
I controlli dell’INPS sui permessi della legge 104 – uspms.it

Le bozze della manovra indicano che dal 2026 ogni permesso e congedo sarà tracciato digitalmente, con monitoraggi in tempo reale per stanare gli abusi. Bene per la trasparenza, ma serve organizzazione per non rimanere impigliati in un cavillo.Il problema concreto si presenta così: tra articolo 33 della Legge 104/1992 (i famosi tre giorni di permesso retribuito, anche frazionabili in ore) e il congedo straordinario fino a due anni previsto dall’art. 42 del D.Lgs. 151/2001, i requisiti cambiano.

Per i permessi serve il riconoscimento di handicap in situazione di gravità (art. 3, comma 3) e, dopo le modifiche del 2022, più lavoratori possono assistere la stessa persona, ma non negli stessi giorni. Per il congedo straordinario, invece, la convivenza e l’ordine di priorità familiare contano eccome. Qui si annidano gli errori: chi scambia permessi e congedi, chi non aggiorna lo stato di revisione sanitaria, chi non coordina le date con altri caregiver e finisce per sovrapporsi, chi non comunica in tempo utile al datore di lavoro. E no, usare i giorni 104 per faccende personali non è “elasticità”: è un rischio serio.

Gli esperti del lavoro lo ripetono: il punto non è “difendersi dai controlli”, ma dimostrare con semplicità la coerenza tra assenza e assistenza. Parti dai requisiti: verifica che il verbale riporti l’handicap grave (art. 3, comma 3), controlla eventuali revisioni e le date di scadenza, aggiorna l’anagrafe se hai cambiato residenza o convivenza (fondamentale per il congedo straordinario). Se siete in più a gestire lo stesso assistito, ricordati che i permessi non possono essere fruiti nello stesso giorno da persone diverse: serve coordinamento. Dilla così: un calendario condiviso evita sovrapposizioni e sospetti.

Procedura, non improvvisazione. Le domande passano dal portale INPS (MyINPS) o tramite patronato: conserva ricevute, protocolli, PEC, ogni comunicazione con il datore. Per i permessi, programma con anticipo ragionevole e, se frazioni in ore, rispetta le regole aziendali. Per il congedo straordinario, attieniti all’ordine di priorità familiare e alla convivenza: se serve, formalizzala prima. Ricorda che l’INPS può chiedere integrazioni: avere già a portata di mano certificazioni mediche aggiornate, piani terapeutici, appuntamenti e prove di assistenza reale ti farà scivolare via come sull’olio.

E qui arriva il “trucco” che ti mette al riparo senza impazzire: prepara il tuo “Kit 104”. Una sola cartella con verbali, certificati, ricevute delle domande, conferme della fruizione, turni concordati con eventuali altri caregiver, e un mini diario di assistenza con date di visite, esami, accompagnamenti. Completa il kit con tre regole rapide — io le chiamo le “3C”: Calendario, Cartella, Coerenza.

Calendario per programmare e non sovrapporre; Cartella per trovare tutto in un click; Coerenza per legare ogni assenza a un’attività di cura verificabile. Con questi tre accorgimenti, i controlli non fanno paura, perché i tuoi documenti raccontano una storia chiara.

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