L’INPS si sposta in Comune, si tratta di una situazione molto particolare che può cambiare alcuni aspetti dell’Istituto stesso. Ecco di cosa parliamo.
Sportelli dell’INPS direttamente all’interno dei municipi, con operatori dedicati e un’agenda su appuntamento per accompagnare i cittadini nelle principali pratiche previdenziali e di welfare: è questa la novità che si prepara a ridisegnare la mappa dell’accesso ai servizi pubblici.
Secondo quanto anticipato dall’Istituto e rilanciato dalle testate specializzate, il progetto punta a portare la presenza fisica dell’INPS “a chilometro zero”, ovvero nelle sedi comunali, per integrare i canali digitali con un presidio di prossimità capace di ridurre tempi, distanze e difficoltà legate al digital divide.
L’iniziativa nasce in un contesto in cui la transizione digitale ha semplificato molte procedure, ma non per tutti allo stesso modo. Chi non dispone di strumenti adeguati, competenze informatiche o una connessione stabile rischia di restare indietro.
L’apertura di sportelli INPS nei Comuni risponde a questa esigenza, portando l’assistenza là dove i cittadini vivono e si rivolgono per la maggior parte delle pratiche amministrative. Il presidio sul territorio sarà progressivo e organizzato in coordinamento con le amministrazioni locali, con particolare attenzione ai piccoli centri e alle aree interne, dove la distanza dalle sedi provinciali dell’Istituto è spesso un ostacolo concreto.
Il modello operativo prevede giornate e fasce orarie dedicate, definite in accordo tra Comune e INPS, con accesso su appuntamento per evitare attese e rendere più efficace l’assistenza. La prenotazione potrà avvenire attraverso i canali già noti ai cittadini (come il Contact Center multicanale e l’Agenda appuntamenti dell’INPS), ma anche tramite i servizi informativi dei municipi, che comunicheranno calendari e modalità di accesso. A seconda dell’organizzazione locale, i punti di contatto potranno essere presidiati da personale INPS oppure da operatori comunali appositamente formati, con procedure standardizzate e percorsi di tutela dei dati personali in linea con la normativa vigente.
Che cosa si potrà fare allo sportello INPS in Comune? L’elenco dei servizi è ampio e copre i bisogni più ricorrenti delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. In particolare, assistenza nella presentazione delle domande per prestazioni economiche e sociali, supporto sull’Assegno Unico e Universale per i figli, pratiche relative a disoccupazione e ammortizzatori sociali, consultazione ed estrazione dell’estratto conto contributivo e verifica dei periodi assicurativi, informazioni su invalidità civile, accompagnamento e iter medico-legale, gestione di variazioni anagrafiche, deleghe e comunicazioni con l’Istituto, orientamento sui servizi online INPS, con assistenza all’accesso tramite SPID, CIE o CNS.
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato garantire un contatto umano e diretto a chi ha maggiore bisogno, dall’altro accompagnare in modo guidato all’uso dei canali digitali, trasformando la visita allo sportello in un’occasione di alfabetizzazione pratica. In questo senso, i nuovi punti INPS all’interno dei municipi si affiancano e si integrano con i patronati e con la rete di facilitazione digitale già attiva in molti territori, evitando sovrapposizioni e valorizzando le competenze disponibili.
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