Una carriera da fuoriclasse, un profilo pubblico di quelli che non sbagliano un colpo e, dietro le quinte, un dettaglio accademico che pochi avrebbero immaginato: il titolo di studio di Marco Liorni farebbe alzare più di un sopracciglio. Ecco in cosa è laureato.
Pensavate di sapere tutto su Marco Liorni? E invece no: c’è un tassello del suo percorso che, raccontano i ben informati, sarebbe stato conquistato ben prima dei riflettori. Un indizio che aggiunge spessore al conduttore di L’Eredità e di Ora o mai più, e che potrebbe spiegare quella precisione, quel garbo, quel ritmo che lo hanno reso uno dei volti più amati della Rai.
Partiamo dai fatti noti: lui, classe 1965 e orgogliosamente romano, è entrato nel cuore del pubblico senza forzature, con quel mix di eleganza e calore che ti fa dire “ok, il timone è in mani sicure”. Oggi sarebbe alla guida de L’Eredità, eppure il bello è che la sua storia non comincia in uno studio televisivo. Da piccolo, lo si racconta già “in regia”: scenografie improvvisate, studi televisivi costruiti con libri e soldatini – sì, proprio così – grazie alla complicità del fratello.
Un gioco, certo, ma anche un manifesto d’intenti: la passione sarebbe nata presto e non lo avrebbe più lasciato. E allora sorge spontanea la domanda: se la tv era già nel mirino, che cosa lo avrà spinto, da giovanissimo, a inseguire un titolo di studio così “pesante”? Ecco infatti in cosa è laureato il famoso conduttore.
Dopo il diploma la traiettoria di Marco Liorni prende una piega che profuma di gavetta vera: prima il mondo radiofonico, con le esperienze nelle emittenti locali, poi il salto su RDS, e infine la televisione, con tappe fondamentali come Cronaca Nera e Domenica Tutto Goal. Vi sembra un percorso lineare? Mica tanto, e qui il mistero s’infittisce: perché un architrave “accademico” importante e poi la corsa a tutta birra dietro a microfoni e telecamere?
Intanto, la carriera accelera: c’è Verissimo ai tempi di Cristina Parodi, c’è il 1997 di Angeli su Rete 4, poi il 2000 di Grande Fratello come inviato – un’icona di quegli anni. E dopo? Una scia di progetti: Real Tv, Stelle a Quattro Zampe, Saranno Famosi. Nel 2011 la sala comandi de La Vita in Diretta, dove sarebbe rimasto fino al 2018. Quindi l’intuizione: nasce Italia Sì!, un format ideato da lui dopo un viaggio a Londra.
E ancora: il pubblico lo ritrova nel suo quiz game Reazione a Catena, fino alla chiamata per L’Eredità. E allora torniamo alla domanda iniziale: quale laurea potrebbe stare dietro questa solidità? Un titolo “prestigioso”, si mormora, guadagnato ben prima dei riflettori. Marco Liorni si sarebbe laureato in Scienze Umanistiche, addirittura nel 1980, quindi ben prima che la tv lo adottasse definitivamente.
Un curriculum che suona come una dichiarazione d’intenti: testa ben fatta, cultura ampia, sensibilità verso le storie. Eppure – ed è qui che il racconto si fa interessante – non avrebbe mai lavorato davvero in quell’ambito accademico. Subito dopo la laurea, infatti, la traiettoria lo porta dritto tra mixer e antenne: radio locali, RDS, poi quell’approdo televisivo con tasselli sempre più importanti fino alle prime serate. Alla fine, l’indiscrezione è tutta qui: un titolo di studio prestigioso, conseguito prima che la macchina dello spettacolo si accorgesse di lui, e una scelta professionale che avrebbe imboccato la corsia della radio e della tv senza mai voltarsi indietro.
C’è chi direbbe che sia stata una strategia perfetta: studiare, formarsi, e poi buttarsi dove batte il cuore. Come è andata a finire, lo vediamo tutti: dalla Vita in Diretta a L’Eredità, passando per Italia Sì! e Ora o mai più, il pubblico lo premia e lui ricambia con quella cura che, forse, parla anche la lingua delle sue Scienze Umanistiche.
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