Mazzata dura da digerire per i tifosi Ferrari, l’annuncio di Leclerc toglie ogni dubbio

Le parole di Leclerc non lasciano spazio a dubbi: dura mazzata da digerire per i tifosi Ferrari. Cosa ha detto il campione.

Il Mondiale di Formula 1 imbocca il suo rettilineo finale con gerarchie ormai consolidate: Red Bull continua a dettare il ritmo, McLaren e Mercedes appaiono in crescita costante, mentre la Ferrari fatica a tenere il passo nelle battaglie di vertice. Se la corsa al titolo sembra aver trovato un suo equilibrio a favore di chi ha interpretato meglio lo sviluppo di metà stagione, il Cavallino si ritrova invischiato in una complicata lotta per i piazzamenti, con la sensazione, sempre più marcata, di aver perso il treno del progresso proprio nel momento cruciale.

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Mazzata dura da digerire per i tifosi Ferrari, l’annuncio di Leclerc toglie ogni dubbio (ansafoto) – uspms.it

La SF-25 non riesce a esprimere il potenziale che a tratti aveva lasciato intravedere, e le ultime uscite hanno accentuato i limiti di una monoposto dalla finestra operativa stretta e dalla gestione termica delicata. A questo si è aggiunto l’annuncio di Leclerc che toglie ogni dubbio: cosa ha detto.

L’annuncio di Leclerc sulla Ferrari: cosa ha detto il campione

Sul cittadino di Marina Bay, Charles Leclerc e Lewis Hamilton non sono mai stati realmente in condizione di impensierire Red Bull, McLaren e Mercedes, finendo ben lontani dal ritmo delle auto che hanno monopolizzato le posizioni che contano. Ancora peggio, l’intero weekend è stato segnato da un obbligo tattico che ha tolto margine d’azione ai piloti Ferrari: il fastidioso lift & coast, la manovra con cui si solleva il piede dall’acceleratore molto prima del punto di staccata per alleggerire lo stress su freni e componenti.

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L’annuncio di Leclerc sulla Ferrari: cosa ha detto il campione (ansafoto) – uspms.it

A Singapore, complice il calore soffocante e la natura stop-and-go del tracciato, la gestione delle temperature dei freni ha imposto una disciplina ferrea fin dal primo stint, traducendosi in decimi lasciati per strada giro dopo giro. Un tema talmente impattante da essere stato citato con chiarezza anche da Frederic Vasseur nel post-GP, a conferma di un rebus tecnico che il box di Maranello non è ancora riuscito a risolvere.

Ma oltre al dato crudo della performance, la vera svolta è arrivata sul piano dei toni e della consapevolezza. La presa di coscienza di Charles Leclerc, maturata a caldo sotto le luci di Marina Bay, ha il sapore di una resa alla realtà più che di un momento di rabbia. Il monegasco, solitamente misurato nel bilanciare ambizione e prudenza, stavolta non ha cercato rifugi retorici né facili promesse. “Vorrei essere ottimista, ma non faremo passi avanti”, ha scandito, mettendo in fila parole che pesano come macigni sulle aspettative del popolo ferrarista per le ultime sei gare della stagione.

Leclerc ha argomentato senza sconti quello che i numeri in pista avevano già suggerito. “È dura, davvero molto dura. Al momento non siamo competitivi e abbiamo grosse difficoltà con la macchina, non è facile. Vorrei poter dire di essere ottimista per il resto della stagione, ma non credo che ci sia nulla nella monoposto che mi faccia pensare che faremo un passo avanti.” Un ritratto spietato, privo di appigli, che fotografa una SF-25 lontana dal livello richiesto per correre alla pari con i rivali su circuiti dalle caratteristiche diverse.

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L’annuncio di Leclerc sulla Ferrari: cosa ha detto il campione (ansafoto) – uspms.it

Il quadro, nelle parole del pilota, si fa ancora più netto quando si sposta il fuoco dal singolo weekend alla traiettoria di sviluppo. “Penso che questa sia la realtà della nostra situazione attuale. Non so bene come ribaltare le cose perché non abbiamo novità o altre componenti in arrivo. Abbiamo fatto passi avanti all’inizio della stagione, ma anche gli altri li hanno fatti quindi il divario è rimasto più o meno lo stesso. Poi la Red Bull ha fatto due passi in avanti, nella prima metà del campionato e più recentemente a Monza, dove sono cresciuti in maniera impressionante. Ora sembra che anche la Mercedes sia cresciuta, quindi noi siamo gli unici a non aver trovato una soluzione.

Sono frasi che non lasciano margini a interpretazioni benevole: non si intravedono aggiornamenti capaci di cambiare lo scenario e la concorrenza, nel frattempo, ha allungato. L’insieme di questi fattori genera l’immagine di una Ferrari costretta alla gestione, più che alla rincorsa. Il lift & coast, sintomo di un equilibrio termico precario e di una fragilità nelle condizioni più estreme, evidenzia una vettura che paga in trazione e stabilità nelle fasi di frenata più lunghe, con ricadute anche sulla fiducia del pilota nel corpo a corpo.

A ciò si sommano le difficoltà di adattamento a piste ad alta sensibilità termica, dove la finestra ottimale di funzionamento delle gomme si riduce e i compromessi di assetto diventano più penalizzanti rispetto ai rivali. Per i tifosi, la “mazzata” non è tanto la sconfitta di singola tappa quanto l’annuncio implicito che non ci saranno strade brevi per invertire la rotta prima della bandiera a scacchi finale. La realtà espressa da Leclerc cancella gli alibi: sul piano tecnico serve una risposta strutturale, e nel breve periodo l’obiettivo diventa limitare i danni, capitalizzare ogni opportunità tattica e salvare il salvabile nelle piste più favorevoli.

Ma senza il miraggio di un salto di qualità improvviso, le ultime sei gare si prospettano come un esame di resilienza più che come una rincorsa esaltante, con l’eco delle parole del monegasco a fare da monito: senza soluzioni, il margine per sognare resta, per ora, terribilmente stretto.

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