Era l’estate del 2020 quando “Jerusalema” conquistava il mondo, diventando un inno universale di speranza e spiritualità con il suo ritmo afro house e le parole in lingua zulu. Oggi, a distanza di cinque anni, sembra che una nuova canzone stia seguendo quelle orme.

Il brano si chiama “Medjugorje” e in pochi giorni sta già facendo parlare di sé. Ritmo travolgente, atmosfere afro house e un testo in lingua zulu che richiama pace, fede e gioia collettiva. Una combinazione che ha subito catturato l’attenzione del pubblico, generando milioni di visualizzazioni e condivisioni sui social.
A rendere il tutto ancora più intrigante è il mistero che avvolge la produzione: non si conosce ancora chi sia il produttore ufficiale del brano. C’è chi parla di un giovane talento emergente, chi ipotizza un progetto internazionale, e chi addirittura sostiene che “Medjugorje” sia stata realizzata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Fatto sta che la canzone è già stata ribattezzata da molti come la “risposta a Jerusalema”, capace di raccogliere la stessa energia spirituale e trasformarla in un tormentone moderno.
Il titolo non è casuale: Medjugorje è infatti uno dei luoghi simbolo della spiritualità contemporanea, un posto che richiama milioni di pellegrini ogni anno e che qui diventa metafora di gioia e rinascita.

Sui social stanno già spopolando video e coreografie sulle note del nuovo brano, proprio come accadde per Jerusalema. Sarà davvero il tormentone del 2025?
Una cosa è certa: “Medjugorje” ha tutte le carte in regola per diventare la nuova colonna sonora delle prossime settimane, capace di unire ritmo, fede e ballo in un mix che sembra destinato a farsi ricordare.
Staremo a vedere nei prossimi giorni se questo fenomeno esploderà a livello globale… ma l’onda è già partita.