Non ci pensa mai nessuno, ma la soluzione contro gli schizzi di olio costa meno di 5 euro: addio macchie e aloni

Gli schizzi d’olio possono essere molto fastidiosi quando si cucina ma c’è una soluzione furba a meno di 5 euro per dire loro addio. Ecco qual è.

Gli schizzi d’olio sono la tassa nascosta della cucina di casa: invisibili all’inizio, invadenti alla fine. Quante volte hai spento il fuoco con la panatura perfetta e ti sei ritrovato il piano cottura a pois, la camicia macchiata e le mani segnate da micro scottature?

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Non ci pensa mai nessuno, ma la soluzione contro gli schizzi di olio costa meno di 5 euro: addio macchie e aloni – uspms.it

Non è “sfortuna”: è fisica in padella. E sì, c’è un modo per spegnere il caos prima che inizi. Infatti c’è un trucco semplicissimo e spesso ignorato che ti libera da loro: costa meno di un panino, salva fornelli e magliette, e ti fa dire addio a macchie e aloni. Nessuno ci pensa davvero… eppure è la soluzione più ovvia.

La soluzione contro gli schizzi d’olio in cucina

Partiamo dai fatti: quando l’olio bollente incontra acqua o umidità, esplode in micro gocce. Può bastare una fetta di zucchina appena lavata, una mozzarella troppo umida, un filetto freddo di frigo. Il risultato è sempre lo stesso: quel film di grasso che si deposita sulle superfici, un alone lucido che attira polvere e odori, e che ti costringe a passare sgrassatore, panno in microfibra e mille imprecazioni.

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Come risolvere il problema degli schizzi d’olio – uspms.it

Lo riconosci subito dal tatto appiccicoso su maniglie e sportelli, dalla lucentezza sospetta sulle piastrelle e da quella nuvoletta di “profumo di fritto” che invade la cucina, il corridoio e, spesso, anche il salotto. Coperchi, riduzione dell’olio, padelle più alte: niente, gli schizzi d’olio passano sotto, sopra, ai lati, come ninja del disordine. Il suggerimento più semplice è quello di usare un paraschizzi, che non toglierà il croccante ma il caos.

Non è molto usato in cucina, eppure è una soluzione più che adeguata contro gli schizzi d’olio. In commercio ne trovi di diverse dimensioni e prezzi, dai tondi a rete ai pannelli pieghevoli: uno basic costa all’incirca 5/6 euro. Ti basta appoggiarlo sulla padella o posizionarlo attorno al fornello e lasciarlo fare: blocca le gocce, lascia uscire il vapore, non soffoca la frittura e non “cuoce a vapore” il cibo.

Risultato? Trattiene il disordine dove nasce, riduce drasticamente gli schizzi sulle superfici e ti regala cotolette asciutte e croccanti. Si lava in un attimo—spesso anche in lavastoviglie—e occupa meno spazio di un coperchio. È quel tipo di accessorio che compri una volta e ti chiedi perché non l’hai fatto prima. Come usarlo al meglio? Pre-riscalda l’olio nella padella, aggiungi il cibo ben asciutto e copri subito con il paraschizzi. Al momento di girare, sollevalo con una mano, rigira con l’altra e riposizionalo.

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La soluzione contro gli schizzi d’olio in cucina (amazon.it) – uspms.it

Con friggitrici o pentole alte, i pannelli pieghevoli creano una barriera laterale che taglia gli spruzzi verso pareti e piano. È semplice, pragmatico, immediato. E se vuoi potenziare l’efficacia, abbina qualche accortezza “da chef” che non ha nulla di magico, solo di sensato:

  • asciuga sempre bene gli ingredienti: l’acqua è la scintilla degli schizzi d’olio
  • togli carne e pesce dal frigo qualche minuto prima, così non abbassano di colpo la temperatura dell’olio
  • usa padelle dai bordi alti o una casseruola: più alte le pareti, meno schizzi fuori
  • controlla il calore: friggere intorno ai 170–190°C aiuta a evitare esplosioni e cibo impregnato; un termometro da cucina è l’amico che dice la verità
  • non stipare la padella: inserisci i pezzi poco per volta e sempre “lontano da te”, così gli eventuali spruzzi vanno dalla parte opposta.

Una nota per i maniaci del pulito: intervenire subito è metà della vittoria. L’olio caldo si toglie meglio quando è appena depositato; uno sgrassatore delicato o una soluzione di acqua calda e poco detersivo per piatti scioglie l’unto senza rovinare superfici. Ma con un paraschizzi ben usato, scoprirai che questa fase diventa “ritocco” e non “impresa”.

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