Non pagare col QR: quest’ultima trovata sta fregando migliaia di italiani

Attenzione a pagare con il QR: ecco cosa potrebbe succedere anche a te (è capitato già a tanti italiani).

Nell’era digitale, la comodità e l’innovazione tecnologica hanno aperto la strada a nuove modalità di pagamento, rendendo le transazioni più rapide e semplici. Tra queste, il pagamento tramite QR code si è rapidamente diffuso, offrendo agli utenti un metodo veloce e intuitivo per effettuare acquisti o saldare conti.

Due smartphone con QR code
Non pagare col QR: quest’ultima trovata sta fregando migliaia di italiani – uspms.it

Tuttavia, come spesso accade, l’innovazione porta con sé nuove sfide, in particolare in termini di sicurezza. In Italia, una truffa legata all’uso dei QR code sta guadagnando terreno, sfruttando la fiducia e talvolta la disattenzione dei cittadini.

La truffa per chi paga col QR

La truffa in questione coinvolge la distribuzione di false multe, complete di QR code, lasciate sui parabrezza delle auto. Questi falsi verbali, particolarmente diffusi in aree turistiche come Taormina, invitano i malcapitati a saldare immediatamente la presunta multa attraverso la scansione del QR code fornito. A prima vista, il processo sembra legittimo, specialmente per chi è di fretta o poco incline a mettere in dubbio l’autenticità del verbale.

Pagamento con QR
La truffa per chi paga col QR – uspms.it

Tuttavia, seguendo le istruzioni fornite, le vittime non solo perdono denaro ma rischiano anche di esporre i dati della propria carta di credito a malintenzionati. Questi falsi verbali presentano diverse irregolarità, come date incomplete, assenza di targa, mancanza di luogo e orario dell’infrazione, e l’assenza di modalità di pagamento alternative al QR code. La Polizia Locale di Catania, di fronte a questo fenomeno, ha esortato i cittadini a esercitare la massima cautela, verificando sempre l’autenticità dei verbali ricevuti e a non procedere con pagamenti affrettati.

Oltre alle false multe, un’altra variante di questa truffa vede l’applicazione di QR code contraffatti su parcometri, con l’obiettivo di intercettare i pagamenti o di installare malware sui dispositivi delle vittime. Questo tipo di attacco, noto come “quishing”, rappresenta una fusione tra le parole “QR” e “phishing”, e sfrutta la curiosità o la distrazione degli utenti per compiere frodi.

Per proteggersi da queste truffe, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Innanzitutto, è importante controllare l’aspetto dei QR code e degli adesivi sui quali sono stampati; se appaiono sovrapposti o di bassa qualità, potrebbero essere un segnale d’allarme. Inoltre, è cruciale verificare l’URL a cui si viene indirizzati dopo la scansione del QR code, diffidando di domini sospetti o insoliti.

È altresì consigliabile non inserire mai dati personali o di pagamento su siti web aperti tramite QR code, preferendo sempre i canali ufficiali per effettuare pagamenti o verifiche. In conclusione, mentre le nuove tecnologie offrono indubbi vantaggi in termini di comodità e efficienza, è essenziale rimanere vigili e informati sui potenziali rischi. Educare se stessi e gli altri sui pericoli del quishing e adottare pratiche di sicurezza consapevoli può fare la differenza nel proteggere la propria identità digitale e finanziaria.

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