Non rispondi mai al citofono? Errore gravissimo: ecco come i ladri scelgono le case da svaligiare

Se non rispondi mai al citofono stai commettendo un errore più grave di quello che pensi: è così che i ladri scelgono che casa colpire.

Abitudini che riteniamo innocue possono trasformarsi in veri e propri inviti per i ladri. Tra queste, una delle più sottovalutate è non rispondere mai al citofono. In un contesto in cui i furti in appartamento non conoscono stagioni – non solo d’estate, ma in ogni periodo dell’anno – chi pianifica un colpo studia segnali ripetuti, orari e reazioni.

Mano suona campanello
Non rispondi mai al citofono? Errore gravissimo: ecco come i ladri scelgono le case da svaligiare – uspms.it

L’obiettivo è semplice: individuare le abitazioni che appaiono meno presidiate, più prevedibili o facilmente aggirabili. È il momento della “preparazione”, quello in cui i malintenzionati non forzano serrature ma osservano, annotano, marcano: il rischio, per chi non è consapevole, è fornire senza accorgersene un profilo perfetto della propria casa. Ecco cos rischi a non rispondere mai al citofono.

L’errore gravissimo di non rispondere mai al citofono

Il citofono è uno degli strumenti principali dello screening che i ladri fanno per capire quale casa colpire. Non serve tanto per entrare, quanto per capire se e quando qualcuno c’è davvero. Chi non risponde mai – a qualsiasi ora, per giorni – comunica involontariamente che quell’abitazione è spesso vuota o che chi la abita evita il contatto. In entrambi i casi, agli occhi dei ladri, equivale a vulnerabilità.

Interno casa, alzare cornetta citofono
L’errore gravissimo di non rispondere mai al citofono – uspms.it

La ripetizione del tentativo è un altro indizio: squilli a orari diversi nel corso di più giorni, brevi passaggi sotto casa per controllare la reattività, piccoli segni lasciati per capire se qualcuno se ne accorge. Talvolta compaiono accenni sul campanello o nei pressi dell’ingresso, minuscoli riferimenti che a un occhio distratto non dicono nulla ma per chi li ha messi diventano un codice: “casa non presidiata”, “orari prevedibili”, “accesso facile”. Anche per questo è essenziale fare attenzione a dettagli insoliti sul portone, sulle cassette della posta, sulle pareti vicino al citofono.

Gli addetti alla sicurezza ricordano che un appartamento non adeguatamente protetto può essere svuotato in pochi minuti: a chi ha esperienza bastano davvero tempi strettissimi per individuare gioielli, contanti, dispositivi. Non si tratta solo di beni materiali: spesso spariscono oggetti affettivi insostituibili. I ladri prediligono fasce notturne, tra mezzanotte e le prime ore del mattino, quando i vicini sono meno vigili e la strada è più silenziosa. Come ci si protegge senza cadere in allarmismi? Il primo passo è rompere la prevedibilità.

Rispondere al citofono non significa aprire a chiunque, bensì far sapere che la casa è presidiata. Se possibile, dotarsi di videocitofono o di app che consentano di rispondere anche quando non si è in casa. Attenzione anche al tono: meglio evitare frasi come “non c’è nessuno” o “torni domani”, che forniscono involontariamente una tabella oraria. Poi, segnalare al portiere o all’amministratore suonerie ripetute e sospette, pulire tempestivamente eventuali segni anomali vicino al portone, pretendere la chiusura corretta dei cancelli e il corretto funzionamento dell’illuminazione degli androni riduce drasticamente l’appeal dello stabile.

Ladro scassina porta
L’errore gravissimo di non rispondere mai al citofono – uspms.it

Una cassetta della posta che trabocca, tapparelle sempre giù, luci spente per giorni: sono tutti indicatori che raccontano più di quanto immaginiamo. Soluzioni semplici come timer per luci interne, tende leggermente mosse, la richiesta a un vicino di fiducia di ritirare la posta e di passare di tanto in tanto sono accorgimenti efficaci. Anche il rientro serale merita attenzione: se si notano segni insoliti vicino a campanelli, serrature o portoni, è bene non rimuoverli da soli se si ha il sospetto che possano essere connessi a tentativi di effrazione e avvisare le forze dell’ordine o l’amministratore.

Allo stesso modo, suonate improvvise e insistenti negli orari in cui normalmente non arriva nessuno possono essere gestite rispondendo senza aprire, chiedendo con calma l’identità e la ragione della visita, e verificando – se necessario – con una telefonata diretta all’azienda o al servizio dichiarato. Un capitolo a parte riguarda i social: raccontare in tempo reale assenze prolungate o vacanze con geolocalizzazione pubblica equivale a lasciare un cartello sulla porta. Meglio condividere foto e storie a posteriori o con liste di amici fidate, evitando di esporre dettagli sugli orari in cui si è fuori casa.

A completare il quadro, sistemi di allarme professionali, sensori su porte e finestre, telecamere con notifiche e, se possibile, una cassaforte certificata fissata a muro per gli oggetti più preziosi.

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