Nuovo bonus figli disabili: ben 15.000 euro, ma disabilità deve essere certificata

Molte famiglie possono beneficiare del nuovo bonus per figli disabili ma è necessario possedere alcuni requisiti, ad esempio la disabilità deve essere certificata.

Se tuo figlio sogna il campo, la piscina o la palestra, ma tra iscrizioni, attrezzature e accompagnamenti tutto diventa un salasso, la voglia di sport rischia di restare sull’album dei ricordi. E per i ragazzi con disabilità l’asticella è ancora più alta. Quante volte ti sei chiesto: “Esiste un aiuto concreto, subito, senza pratiche infinite?

ragazzo in carrozzella di spalle
Nuovo bonus figli disabili: ben 15.000 euro, ma disabilità deve essere certificata – uspms.it

La risposta oggi è sì, ma c’è un dettaglio fondamentale che non puoi ignorare: la disabilità deve essere certificata. Ed è proprio qui che si gioca la partita. Scopri il nuovo bonus per figli disabili e come trasformare un semplice certificato in allenamenti pagati e inclusione vera.

In cosa consiste il nuovo bonus per figli disabili e i requisiti da possedere

Lo sport non è un lusso, è un diritto. Però nella vita vera si presenta come una somma di piccoli ostacoli che si sommano tra loro. Riconoscere il problema è facile: tuo figlio tra i 6 e i 17 anni vuole praticare un’attività strutturata e qualificata, tu vedi i benefici su salute, umore, autonomia e socializzazione, ma il portafogli ti urla “fermo!”. Se c’è anche una disabilità riconosciuta o una situazione di svantaggio economico, l’accesso diventa un percorso a ostacoli.

ragazzo disabile che fa canestro
In cosa consiste il nuovo bonus per figli disabili e i requisiti da possedere – uspms.it

È qui che entrano in gioco gli strumenti giusti, quelli che gli esperti di inclusione sportiva e gli operatori sociali ripetono da anni: abbattere le barriere economiche è il primo passo. A questo proposito c’è un progetto finanziato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (Agia) che porta risorse concrete nelle casse di alcuni Comuni, con un obiettivo netto: sostenere l’accesso allo sport di bambine e bambini, ragazze e ragazzi tra i 6 e i 17 anni con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 o in condizioni di svantaggio economico.

Un esempio pratico? Il Comune di Forlimpopoli ha ottenuto 15.000 euro per il progetto “Be Special”: non si tratta di quindicimila euro per famiglia, ma di un fondo complessivo che viene distribuito sotto forma di voucher fino a 300 euro per ciascun minore. Il focus è chiarissimo: attività sportive strutturate e qualificate, perché lo sport è diritto, inclusione e crescita.

Chi può accedere, in questo caso specifico? Le famiglie residenti con figli tra 6 e 17 anni che abbiano una disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 (con priorità per le situazioni di gravità, art. 3 comma 3), indipendentemente dall’Isee. In alternativa, rientrano anche i nuclei con Isee pari o inferiore a 15.000 euro. La finestra temporale è già definita: domande dal 15 settembre al 31 ottobre 2025 attraverso la modulistica pubblicata sul sito del Comune, con invio via PEC, email o consegna a mano all’Ufficio Protocollo.

Per chiarimenti e supporto c’è lo Sportello Sociale del Comune di Forlimpopoli: telefono 0543 749233, email servizisociali@comune.forlimpopoli.fc.it. Punto fermo e non negoziabile: per l’accesso riservato alla disabilità serve la certificazione 104/92; senza, non si entra in graduatoria per questa specifica corsia. Vale una precisazione importante: il progetto “Be Special” è un esempio concreto e operativo. In parallelo, a livello nazionale esistono periodicamente iniziative pubbliche che spingono sull’inclusione sportiva, promosse da enti come Agia o veicolate da realtà come Sport e Salute.

Tradotto: anche se non vivi a Forlimpopoli, controlla gli avvisi del tuo Comune o della tua Regione e tieni d’occhio i portali istituzionali, perché bandi simili si aprono a finestre. La regola d’oro resta sempre la stessa: informarsi presto, preparare i documenti chiave (la certificazione 104, se c’è, e l’Isee aggiornato) e non aspettare l’ultimo minuto.

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