Pensione di reversibilità: scatta anche quella indiretta ai superstiti ma occhio alle differenze

Guida rapida alle differenze tra pensione di reversibilità e pensione indiretta per i superstiti: chi ne ha diritto, quali requisiti e come si calcola.

Il tema delle prestazioni ai superstiti torna d’attualità con chiarimenti che toccano migliaia di nuclei familiari. La recente attenzione ha riacceso i riflettori su due istituti confusi tra loro: la pensione di reversibilità e la pensione indiretta. Entrambi garantiscono un sostegno a chi resta dopo un decesso, ma nascono da presupposti diversi e richiedono criteri precisi. Non è un tecnicismo da addetti ai lavori: scegliere la strada giusta significa capire bene quali documenti predisporre, quali tempi attendersi e quale potrebbe essere l’importo spettante.

sfondo uomo che esamina documenti, scritta pensioni in primo piano
Pensione di reversibilità: scatta anche quella indiretta ai superstiti ma occhio alle differenze- uspms.it

Allo stesso tempo, non tutte le situazioni familiari sono uguali: coniuge, figli, genitori e, talvolta, altri parenti possono accedere a tutele differenti a seconda della condizione del defunto al momento della morte. Qui spieghiamo perché parlare di reversibilità o indiretta non è la stessa cosa, quali sono i punti chiave da considerare e perché conviene verificare la storia di anzianità contributiva. Prima, però, è utile fissare il perimetro: da un lato, il caso in cui il defunto era già titolare di pensione; dall’altro, quello in cui era un lavoratore lontano dal traguardo pensionistico.

Reversibilità e indiretta: cosa cambia, chi ne ha diritto, come si calcola

La pensione di reversibilità spetta ai beneficiari di un soggetto già in pensione al momento del decesso: si tratta della corresponsione, in percentuale, di quanto il defunto percepiva. La pensione indiretta, invece, tutela i superstiti di un lavoratore che non aveva ancora maturato la pensione diretta; in questo caso servono specifici requisiti di contribuzione: almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, oppure almeno 5 anni complessivi di cui 3 accreditati negli ultimi 5 anni prima della morte.

ufficio inps, scritta inps su vetrata
Reversibilità e indiretta: cosa cambia, chi ne ha diritto, come si calcola- uspms.it

In entrambi gli istituti i principali beneficiari sono coniuge, figli, genitori e, in certe ipotesi, altri familiari. La base di calcolo differisce: nella reversibilità è agganciata alla pensione in pagamento, nell’indiretta ai contributi effettivamente versati. Capire il canale corretto consente di presentare domanda e documentazione adeguate e di stimare l’importo dovuto.

Tra i beneficiari la posizione del coniuge è centrale, con tutela che si estende ai figli minorenni o studenti e ai figli inabili, mentre i genitori e gli altri parenti possono subentrare solo in mancanza di aventi diritto di grado più prossimo e se rispettano specifici requisiti economici e di carico. La qualificazione come pensione di reversibilità o pensione indiretta incide anche sulla documentazione: nel primo caso occorre provare la titolarità della pensione del defunto; nel secondo, la consistenza dell’anzianità contributiva e, quando serve, dell’anzianità assicurativa maturata dal lavoratore scomparso.

Quanto all’importo, la pensione di reversibilità è calcolata come percentuale della pensione già in pagamento al de cuius, tenendo conto delle norme vigenti e di eventuali condizioni del nucleo. La pensione indiretta assume invece come base i contributi versati e accreditati dal lavoratore, ricostruendo la misura della prestazione teorica e applicando poi la quota ai beneficiari. In entrambe le ipotesi possono rilevare elementi come il cumulo con altri redditi, la presenza di più aventi diritto e la decorrenza dal decesso.

Esempio pratico: se il defunto era pensionato, i superstiti guarderanno alla pensione di reversibilità; se era un lavoratore senza pensione diretta, si valuterà la pensione indiretta in base all’anzianità contributiva. Per evitare errori, è utile verificare gli estratti, raccogliere le certificazioni e rispettare le scadenze per la domanda di presentazione previste.

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