Per quanto riguarda la pensione è meglio che ci vada prima io o mia moglie? La risposta conviene e oggi ve la diamo noi.
La questione di chi tra i coniugi dovrebbe andare in pensione per primo è un tema caldo in molte famiglie italiane. La decisione non riguarda solo calcoli aritmetici, ma interessa vari aspetti come il reddito familiare, la serenità, la salute, le prospettive di carriera e la visione della vita post-lavorativa. Si tratta di una scelta che influenzerà l’equilibrio economico del nucleo familiare per decenni.

Supponiamo che uno dei due abbia uno stipendio elevato ma una pensione stimata inferiore a causa di contributi versati in ritardo, mentre l’altro abbia una carriera più lineare con una pensione prevista più stabile. Potrebbe sembrare logico che vada in pensione per primo chi ha una pensione più sicura, permettendo all’altro di continuare a contribuire al bilancio familiare con uno stipendio consistente. Tuttavia, la situazione fiscale potrebbe complicare le cose, modificando detrazioni e benefici.
Un altro scenario potrebbe vedere uno dei coniugi più giovane ma con la possibilità di accedere a una pensione anticipata grazie a requisiti contributivi specifici. L’altro, pur essendo vicino ai requisiti per la pensione ordinaria, potrebbe desiderare di lavorare più a lungo per aumentare l’importo della pensione. La decisione di chi dovrebbe andare in pensione per primo diventa quindi ancora più complessa, considerando anche la salute, la qualità della vita e le opportunità di lavoro part-time o consulenze che potrebbero emergere.
La previdenza indiretta e gli aspetti psicologici, come il desiderio di cambiare ritmo di vita o dedicarsi a progetti personali, giocano un ruolo importante nella decisione. Ogni scenario presenta vantaggi e svantaggi, rendendo la scelta non banale.
Chi dovrebbe andare in pensione prima? I criteri per decidere davvero
La decisione su chi dovrebbe andare in pensione per primo dipende da diversi fattori. Il primo criterio da considerare è l’importo pensionistico individuale. Spesso, conviene che vada in pensione per primo chi avrà una pensione più alta o più stabile, per mantenere un flusso di reddito familiare consistente. Tuttavia, se l’anticipo della pensione comporta penalizzazioni significative, potrebbe essere più vantaggioso posticipare.

L’aspettativa di vita e le condizioni di salute sono altri fattori cruciali. Chi gode di una salute migliore potrebbe beneficiare di un rinvio, mentre per chi ha una salute più fragile, l’anticipo potrebbe essere preferibile, nonostante le possibili riduzioni dell’importo.
I diritti ai trattamenti di reversibilità rappresentano un altro aspetto da valutare attentamente. Se il coniuge con la pensione più alta va in pensione per primo, la quota di reversibilità per l’altro in caso di decesso potrebbe essere più consistente.
L’età minima e i requisiti contributivi influenzano la decisione, così come la fiscalità e gli aspetti personali e professionali. La scelta migliore integra considerazioni finanziarie con la vita reale della coppia.
Non esiste una soluzione unica per tutti. La decisione migliore si basa sulla valutazione di importi pensionistici previsti, salute, diritti di reversibilità, requisiti di uscita, impatto fiscale e preferenze personali. Costruire scenari diversi con simulazioni previdenziali e fiscali, e confrontare il reddito netto familiare e la protezione a lungo termine può aiutare a fare una scelta consapevole. In alcuni casi, il supporto di un consulente può essere fondamentale per tradurre le opzioni in cifre concrete e valutare le conseguenze operative.





