Pensioni INPS in crescita: ecco chi potrà beneficiare subito dell’aumento automatico di 300 euro e cosa aspettarsi.
Da gennaio 2026, le pensioni erogate dall’INPS vedranno un ricalcolo automatico a seguito della perequazione legata all’inflazione.

Questo adeguamento, che non rappresenta un bonus una tantum né un incremento di 300 euro mensili, mira a preservare il potere d’acquisto dei pensionati.
L’incremento medio annuo previsto è di circa 300 euro, distribuiti in piccole somme mensili. Le regole “a fasce” introdotte hanno l’obiettivo di offrire una tutela maggiore per gli assegni più bassi.
Inps: come funziona la perequazione 2026 e chi riceverà l’aumento
Il meccanismo di perequazione per il 2026 adotta uno schema a blocchi progressivi, dove l’aumento percentuale legato all’inflazione viene applicato in modo differenziato. L’indice di inflazione si applica al 100% sulla parte di pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, al 90% tra 4 e 5 volte il minimo, e al 75% oltre 5 volte il minimo.

Questa metodologia, più graduale rispetto al passato, mira a ridurre gli impatti per chi supera di poco le soglie. Il trattamento minimo di riferimento per il 2025 è stato di circa 603,40 euro mensili, e per il 2026 verrà aggiornato secondo i nuovi parametri.
L’adeguamento delle pensioni INPS avverrà automaticamente a gennaio per diverse categorie, tra cui pensioni di vecchiaia, anticipata, invalidità previdenziale, reversibilità e superstiti, oltre agli assegni al minimo. Non sarà necessaria alcuna domanda per beneficiare della perequazione, che verrà applicata d’ufficio dall’INPS e indicata nel cedolino pensionistico.
Le stime attuali prevedono un tasso di rivalutazione per il 2026 tra l’1,7% e il 2,5%, a seconda degli scenari inflattivi. Questo si traduce in un aumento mensile che varia in base all’importo della pensione e alla fascia di appartenenza. Ad esempio, una pensione di 800 euro potrebbe vedere un incremento di circa 13–15 euro al mese, mentre per assegni più elevati, l’aumento sarà proporzionalmente minore.
La rivalutazione delle pensioni parte in modo automatico, ma è soggetta a variabili giuridiche e politiche che potrebbero influenzarne l’applicazione. Inoltre, il costo aggiuntivo per lo Stato e gli effetti sulle buste paga dei pensionati dipenderanno dall’inflazione effettiva e dalle eventuali modifiche legislative.
A gennaio, i pensionati potranno verificare l’incremento direttamente sul loro cedolino pensionistico, accessibile tramite il portale INPS o attraverso patronati e CAF. In caso di dubbi, è consigliabile contattare il Contact Center INPS o rivolgersi al proprio patronato per una simulazione precisa dell’effetto delle fasce sul proprio assegno pensionistico.