Scatta un aumento automatico che coinvolgerà tutti i pensionati interessati, senza bisogno di presentare alcuna domanda o compilare moduli.
L’incremento sarà riconosciuto d’ufficio e comparirà direttamente sul cedolino del mese, accreditato insieme alla rata ordinaria della pensione. Si tratta di un adeguamento che l’INPS applicherà in maniera generalizzata sugli assegni coinvolti, con un meccanismo pienamente automatico: l’importo aggiornato sarà visibile sia per chi riceve la pensione su conto corrente, sia per chi la ritira allo sportello.

L’aumento verrà erogato con le normali tempistiche di pagamento di inizio mese e si tradurrà in un accredito più alto rispetto a quello di settembre. L’aggiornamento non richiede passaggi ulteriori: non sono previsti appuntamenti, pratiche aggiuntive o autocertificazioni. Basterà consultare il proprio cedolino per verificare la variazione, che sarà indicata come voce specifica di incremento.
Il provvedimento è stato predisposto per essere immediatamente operativo, con l’obiettivo di rendere più semplice e trasparente la lettura degli importi in arrivo. Come di consueto, chi utilizza i canali digitali potrà controllare il dettaglio del pagamento nell’area personale INPS, mentre chi preferisce la modalità tradizionale vedrà la differenza direttamente al momento dell’accredito o del ritiro allo sportello.
Pensioni, ecco l’arrivo dell’aumento automatico
L’aumento automatico di ottobre delle pensioni è l’anticipo della rivalutazione riconosciuto per sostenere il potere d’acquisto delle pensioni, applicato in via straordinaria sulle mensilità autunnali. La misura consiste in un incremento del 2% calcolato sull’importo lordo ed è destinata agli assegni fino a una soglia mensile lorda pari a circa 2.692 euro. In pratica, chi rientra in questo perimetro vedrà la propria pensione crescere in misura proporzionale, con l’incremento applicato anche alla tredicesima di dicembre. Il calcolo avviene sul lordo: al netto delle ritenute fiscali e delle addizionali, l’aumento effettivo in busta può risultare leggermente inferiore.

L’INPS applica il meccanismo in modo automatico a partire dalla rata di ottobre, senza necessità di richiesta da parte dell’interessato. Per capire l’ordine di grandezza dell’incremento, si possono considerare alcune simulazioni orientative del 2% lordo. Gli assegni che superano la soglia indicata non beneficiano di questo anticipo di ottobre: per loro resta fermo il consueto meccanismo di perequazione che viene applicato con i tempi ordinari. Per tutti gli altri, l’aumento autunnale è pensato per rendersi visibile già da subito sul cedolino, con un beneficio che prosegue fino a fine anno e che si riflette anche sulla tredicesima.
Per quanto riguarda le date di pagamento di ottobre, l’accredito su conti correnti bancari e postali cade nel primo giorno lavorativo utile di inizio mese: poiché il 1° ottobre cadeva nel fine settimana, l’accredito è scattato lunedì 3 ottobre. Chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali segue invece la consueta turnazione alfabetica predisposta da Poste Italiane, distribuita su più giornate nell’arco della prima settimana del mese, per evitare code e assembramenti. I titolari di Libretto di Risparmio, Conto BancoPosta o Postepay Evolution con carta abilitata hanno avuto la disponibilità delle somme già dal primo giorno utile tramite gli sportelli ATM Postamat.