Più soldi con l’assegno unico dal 2026: a chi spetta e come fare per averli

L’assegno unico dal 2026 comporterà più soldi per i beneficiari: ecco perché, a chi spetta e come fare per averli.

L’assegno unico e universale rappresenta una prestazione economica mensile destinata a ogni figlio a carico. La sua introduzione ha semplificato il sistema di aiuti alle famiglie, rendendolo più equo. È definito “unico” per la sua capacità di sostituire diversi strumenti di sostegno preesistenti e “universale” perché è accessibile a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dalla loro situazione economica.

Omini donna, uomo, bambini, monete, ombrello
Più soldi con l’assegno unico dal 2026: a chi spetta e come fare per averli – uspms.it

L’importo dell’assegno varia in base a diversi fattori, tra cui la situazione economica del nucleo familiare, l’età e il numero dei figli, e la presenza di eventuali disabilità. Nel 2026, l’Assegno unico e universale per i figli a carico vedrà un incremento significativo: a chi spetta e come fare per averli.

Novità assegno unico 2026: aumenti, a chi spetta e come avere questi soldi

L’assegno unico è una misura, fulcro del sostegno alla genitorialità, che nel 2026 subirà una rivalutazione annuale per adeguarsi all’inflazione, garantendo così importi maggiorati che riflettono meglio il costo della vita. L’aumento è particolarmente vantaggioso per le famiglie con ISEE medio-bassi e per coloro che beneficiano delle maggiorazioni, offrendo un contributo più consistente in un contesto macroeconomico che tende alla moderazione dopo recenti aumenti dei prezzi.

Mamma, figlia, papà sul divano, documenti davanti a loro, salvadanaio, portafoglio
Novità assegno unico 2026: aumenti, a chi spetta e come avere questi soldi – uspms.it

Gli adeguamenti saranno applicati a partire dai pagamenti di febbraio 2026, con un conguaglio per il mese di gennaio che sarà erogato a marzo. L’indicizzazione prevista è dell’1,6%, influenzando sia gli importi base sia le soglie ISEE. Di conseguenza, si assisterà a un incremento degli importi per tutte le fasce di reddito, con particolare attenzione ai nuclei familiari con figli disabili o alle madri under 21, che vedranno aumentare le loro maggiorazioni.

L’assegno spetta a un’ampia categoria di beneficiari: dai figli minorenni a carico, ai neonati dal settimo mese di gravidanza, fino ai figli maggiorenni sotto i 21 anni che si trovano in specifiche condizioni, come la frequenza di corsi di istruzione o formazione, o la registrazione come disoccupati. È inoltre previsto per ogni figlio con disabilità, senza limiti di età, con maggiorazioni dedicate in base al grado di disabilità.

Per accedere all’assegno è necessario presentare domanda all’INPS, tramite procedura online o attraverso i canali di contact center abilitati. È fondamentale indicare un IBAN per il versamento e, in caso di affidamento condiviso, è possibile optare per una ripartizione al 50%. Non è necessario ripresentare la domanda nel 2026 se già si percepisce l’assegno, ma è cruciale aggiornare l’ISEE per assicurare l’allineamento degli importi alla corretta fascia di reddito.

Per non perdere le integrazioni e beneficiare appieno degli aumenti previsti, è consigliabile verificare la composizione del nucleo familiare e eventuali variazioni, controllare i requisiti dei figli tra 18 e 21 anni, aggiornare la documentazione relativa alla disabilità e dichiarare l’attività lavorativa del secondo percettore di reddito. Gli adeguamenti del 2026 saranno applicati a partire dalle erogazioni di febbraio, rendendo essenziale una gestione attenta di DSU, domanda e dati del nucleo per massimizzare i benefici derivanti dalla rivalutazione e dalle maggiorazioni collegate alla propria situazione familiare ed economica.

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