Scopri un capitolo poco conosciuto della carriera di un grande protagonista della televisione, tra tradizione e creatività.
Il mondo dello spettacolo italiano custodisce storie spesso sorprendenti, che intrecciano culture, passioni e innovazioni. Alcuni protagonisti hanno saputo lasciare un segno non solo con la loro presenza in televisione, ma anche con progetti originali che univano diversi ambiti della vita quotidiana.

Tra musica, gastronomia e intrattenimento, certe esperienze rivelano lati meno noti di personaggi celebri, offrendo uno sguardo unico sulla loro creatività e sul loro rapporto con il pubblico. Ricordi, nostalgia e innovazione si mescolano in percorsi artistici che meritano di essere riscoperti, portando alla luce un’Italia più ricca di tradizione e inventiva. Queste storie ci ricordano come la cultura popolare possa essere fonte di ispirazione continua, anche a distanza di decenni.
Quando musica e cucina si incontrano: il lato inedito di un’icona della TV
Il mondo dello spettacolo e della cucina si sono trovati, negli ultimi giorni, al centro di un vortice di chiacchiere e speculazioni. Il motivo? Un personaggio che ha saputo unire questi due universi con una maestria ineguagliabile: Pippo Baudo. La sua scomparsa, avvenuta nella serata del 16 agosto all’età di 89 anni, ha lasciato un vuoto non solo nel cuore degli italiani ma anche nelle pagine della cultura popolare che lega indissolubilmente cibo e musica.

Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Baudo era figlio della Sicilia, terra ricca di sapori e tradizioni culinarie. Il suo rapporto con la cucina era profondo e genuino, radicato nelle sue origini siciliane. Tuttavia, a differenza di molti suoi contemporanei nel mondo dello spettacolo, Baudo aveva sempre manifestato una certa reticenza nei confronti dei programmi televisivi dedicati alla cucina.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel 2019, esprimeva senza mezzi termini la sua stanchezza per l’ondata di trasmissioni culinarie che avevano invaso il piccolo schermo: “Non sopporto più i programmi di cucina in tv“, dichiarava con la sua consueta franchezza. Eppure, nonostante questa apparente avversione per i format moderni dedicati alla gastronomia, Baudo aveva saputo creare un ponte tra cibo e musica già alla fine degli anni Settanta.
L’album “Ricette in musica“, promosso da una nota ditta di prodotti alimentari surgelati e presentato dallo stesso Baudo, rappresentava una novità assoluta per l’epoca. Attraverso canzoni dedicate a piatti tipici delle varie regioni italiane – come “Risi e Bisi” per il Veneto o “Filetti di Merluzzo alla Napoletana” per la Campania – l’album offriva agli ascoltatori un viaggio gastronomico senza precedenti attraverso le melodie.
Ma non si fermò qui: lo stesso titolo fu utilizzato per un programma televisivo su Rai1 condotto da Baudo negli stessi anni. “Ricette in musica” era un varietà che mescolava esibizioni musicali a momenti dedicati alla gastronomia; uno show innovativo che anticipava i tempi mostrando come cibo e cultura pop potessero fondersi creando qualcosa di magico ed eterno.
Oggi questo legame sembra essere stato dimenticato o messo da parte dai moderni format televisivi che preferiscono concentrarsi sulla competizione culinaria piuttosto che sul racconto storico-culturale dei piatti proposti. La visione pionieristica di Baudo dimostra quanto fosse avanti rispetto ai suoi tempi; capace non solo di intrattenere ma anche educare attraverso l’intrattenimento.

La notizia della sua scomparsa ha inevitabilmente riportato alla luce queste vecchie produzioni facendo scaturire curiosità e nostalgia tra gli appassionati sia della buona tavola sia della buona musica. Inoltre ha acceso i riflettori su quanto il panorama televisivo attuale sia cambiato rispetto all’epoca d’oro del varietà italiano quando figure come quella del grande Pippo erano capacissime non solo d’intrattenere ma anche d’unire mondi apparentemente distanti come quello dell’enogastronomia e quello dello spettacolo sotto lo stesso riflettore luminoso dell’arte.