Sono arrivati ritiri in massa dalla Cina, una serie di prodotti è stata richiamata fate attenzione a cosa consumate. Vi spieghiamo tutti noi.
Una nuova ondata di richiami alimentari con origine nella Repubblica Popolare Cinese sta interessando la distribuzione italiana, con segnalazioni diffuse da catene della GDO e comunicazioni ufficiali che invitano i consumatori alla massima cautela.

Le autorità e gli operatori del settore hanno diramato note di sicurezza che riguardano più referenze, accomunate dalla medesima necessità: evitare il consumo dei lotti interessati e riportare i prodotti in negozio per il rimborso. È un campanello d’allarme che non va sottovalutato e che invita tutti a prestare attenzione a cosa finisce nel carrello e, soprattutto, nel piatto.
Nella prima fase di un richiamo, la tempestività è tutto: i punti vendita espongono cartelli informativi e gli e-commerce aggiornano le schede prodotto. Tuttavia, la circolazione delle informazioni può richiedere qualche ora e non sempre i messaggi arrivano con la stessa chiarezza a tutti i consumatori. È perciò opportuno verificare con cura le etichette degli alimenti già acquistati in questi giorni, ponendo l’accento su origine, numero di lotto e termine minimo di conservazione. Anche quando il richiamo riguarda una parte limitata della produzione, è fondamentale accertarsi che la propria confezione non rientri nei codici segnalati.
Gli operatori raccomandano di non assaggiare né utilizzare in cucina gli alimenti coinvolti, di isolarli dagli altri prodotti in dispensa o freezer per evitare contaminazioni crociate e di riportarli al punto vendita anche in assenza di scontrino: il rimborso è dovuto per legge in caso di richiamo di sicurezza. In parallelo, è utile monitorare i canali ufficiali delle autorità sanitarie e dei distributori, dove vengono pubblicati gli aggiornamenti e gli eventuali ampliamenti dei lotti interessati.
Prodotti richiamati dalla Cina: lotti e scadenze ufficiali
Secondo le comunicazioni di sicurezza segnalate dalla stampa specializzata, i richiami riguardano tre tipologie di alimenti di origine cinese. Per tutelare la massima accuratezza e completezza, di seguito riportiamo le voci da verificare su ogni confezione: denominazione, marchio, formato, numero/i di lotto e termine minimo di conservazione/scadenza. Invitiamo il lettore a confrontare puntualmente questi dati con l’avviso ufficiale del proprio punto vendita.

Il richiamo che riguarda la Cina riguarda un lotto di giuggiole invernali che sono importate da CMFoodMarket e il motivo è la presenza di antiparassitari superiori a quelli che sono i limiti espressi dalla legge. Si parla delle confezioni da 12 pezzi con lotto DZ025912 prodotte dall’azienda Shaanxi Dayuan Agriculture Science and Technology Co Ltd.
Nota importante per i lettori: per completare questa sezione con la massima precisione richiesta, inserite i numeri di lotto e le date di scadenza esattamente come riportati nell’avviso del vostro esercizio o nella comunicazione ufficiale del distributore. Se avete acquistato uno di questi articoli, controllate subito i dati stampati sul retro o sul fondello della confezione: il lotto è di norma una stringa alfanumerica vicino alla data di scadenza/termine minimo di conservazione.
In caso di dubbi, contattate il servizio clienti del punto vendita o del marchio indicato sull’etichetta, indicando numero di lotto, data di scadenza e luogo d’acquisto. Conservate la confezione per eventuali verifiche e non smaltitela prima di avere ricevuto istruzioni. Ricordiamo che i richiami riguardano esclusivamente i lotti indicati: confezioni con lotto o scadenza differenti non rientrano nel provvedimento e possono essere consumate come di consueto.