Se hai questa età, non devi più pagarlo: addio al canone RAI

Ogni anno bisogna pagare il canone Rai ma bisogna fare attenzione ai casi di esenzione: chi ha questa età non deve più pagarlo.

Il canone Rai è un tributo che bisogna pagare annualmente e che arriva direttamente in bolletta. Per questo vale il principio della presunzione di disporre di un televisore. Quindi di fatto chiunque abbia un televisore in casa deve pagarlo. Tuttavia ci sono dei casi di esenzione.

telecomando tv
Se hai questa età, non devi più pagarlo: addio al canone RAI – uspms.it

Ad una certa soglia anagrafica, con requisiti economici precisi e qualche clic ben fatto, il famigerato canone Rai può sparire dalla bolletta. Scopri come trasformare un “obbligo inevitabile” in un “non più dovuto”, senza rincorrere sportelli né carte infinite.

Chi ha questa età non deve pagare più il canone Rai

Pagare il canone RAI ti pesa ogni volta che arriva la bolletta? Ti capisco: tra aumenti, scadenze e moduli che cambiano di continuo, è facile perdersi e rassegnarsi a un addebito che sembra scolpito nella pietra. Ma se ti dicessi che, raggiunta una certa età e con un reddito contenuto, puoi smettere di pagarlo in modo pulito e riconosciuto dalla legge?

donna che guarda tv
Chi ha questa età non deve pagare più il canone Rai – uspms.it

E che, se non te la senti di affrontare la burocrazia, può occuparsene chi vive con te? La domanda vera è: quanto ti conviene continuare a ignorare questa possibilità? Il punto di partenza è semplice: il canone TV è un tributo che in Italia viene addebitato automaticamente in bolletta elettrica dell’utenza domestica. E proprio questa “automaticità” è il motivo per cui molti pagano anche quando potrebbero non farlo. Il problema si presenta sempre allo stesso modo: si compiono gli anni giusti, il reddito cala, ma nessuno ti avvisa che puoi chiedere l’esenzione.

Intanto passano i mesi, gli addebiti si accumulano e tu rinvii “alla prossima bolletta”, finché non ti ritrovi ad aver pagato somme che poi, magari, dovrai farti rimborsare con altre pratiche. La normativa prevede l’esenzione dal canone RAI per chi ha compiuto i 75 anni e ha un reddito annuo complessivo non superiore a 8.000 euro.

Il riferimento è alle regole pubblicate dall’Agenzia delle Entrate: il reddito considerato è quello del richiedente e dell’eventuale coniuge, e l’esenzione vale per l’utenza domestica dell’abitazione di residenza. Per ottenere l’esonero su tutto l’anno, la domanda va presentata entro il 31 gennaio; se inoltrata dal 1° febbraio al 30 giugno, copre il secondo semestre.

La forma è quella della dichiarazione sostitutiva disponibile sul sito AdE: si può inviare online con SPID/CIE/CNS, tramite un intermediario abilitato/CAF o secondo le modalità indicate ufficialmente per chi non usa i canali telematici. Se abiti con un familiare che gestisce le tue pratiche, puoi farti aiutare in modo regolare tramite delega ai servizi online o rivolgendovi insieme a un CAF: in pratica, non devi combattere da solo con la burocrazia.

Attenzione a un punto spesso frainteso: l’esenzione riguarda l’abbonamento TV dell’abitazione di residenza e segue le regole del canone “in bolletta”. Non è una “cancellazione universale” a prescindere da dove vivi o da quante TV esistono al mondo. Se nel tuo nucleo familiare ci sono più apparecchi o più intestatari di forniture, va verificato chi paga il canone in bolletta e se i requisiti ricadono sull’intestatario dell’utenza domestica. In caso di dubbi, gli sportelli informativi dell’Agenzia e i CAF hanno le istruzioni aggiornate per evitare errori banali che possono far saltare l’esonero.

E se è già arrivato l’addebito? Niente panico: pagare “per sbaglio” non chiude la porta al diritto. È possibile chiedere il rimborso degli importi non dovuti con l’apposito modulo per il “rimborso canone TV” messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione che prova il diritto all’esenzione. Serve pazienza, certo, ma funziona. Ancora meglio, però, è evitare di trovarsi in questa situazione presentando la dichiarazione in tempo e nella forma corretta.

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