Camino, così sei davvero al sicuro ed eviti problemi. Puoi usarlo senza correre rischi se ti affidi al consiglio degli esperti. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Ami il tepore della fiamma ma temi imprevisti? C’è un solo passaggio, chiaro e riconosciuto dagli esperti, che separa un fuoco perfetto da un potenziale disastro domestico. È la scorciatoia più semplice per capire se il tuo camino è davvero sicuro. Qual è? Non te lo dico ancora.

Diciamolo forte: il fuoco in casa è magia, ma non è un gioco. Quante volte hai guardato quel camino pensando “basta aprire il tiraggio e via”? Eppure il dubbio resta: è tutto a posto lì dentro o sto trasformando il salotto in una trappola? Se il tuo camino a legna non brucia da mesi (o anni), se hai appena traslocato, o se ogni accensione si accompagna a odore di “catrame” e fumo che rientra, è il momento di fermarti e chiederti: come capisco davvero se lo posso usare senza rischi?
Partiamo dai fatti. Il problema è semplice da dire, complicato da verificare da soli: un camino sicuro ha una canna fumaria libera, un tiraggio efficiente, componenti integri (dalla saracinesca al rivestimento interno) e nessun deposito anomalo. Peccato che, a occhio nudo, la maggior parte di questi dettagli non si veda. Un odore acre di creosoto, il fumo che “scappa” in stanza, il freddo che scende dalla bocca del camino, piccole crepe nel focolare o macchie scure attorno alla cornice: sono campanelli d’allarme, ma non sono una diagnosi.
Te lo dico perché ci sono passato. Nella mia prima casa ho acceso fiducioso con legna stagionata e sportellino lucido. Dopo cinque minuti, stanza velata di fumo e un sentore appiccicoso. Ho chiamato un professionista. Risultato? Creosoto a scaglie nella canna fumaria, nido di uccelli sotto il cappello, damper arrugginito a metà corsa. A occhio, tutto pareva in ordine. Dentro, tutt’altra storia.
Il controllo sicurezza del camino
Arriviamo al punto, quello che gli esperti ripetono senza mezzi termini: l’unico modo serio per sapere se il tuo camino è sicuro da usare è prenotare un’ispezione professionale e, se necessario, una pulizia eseguita da uno spazzacamino certificato. Southern Living lo spiega chiaramente, riportando le linee guida del Chimney Safety Institute of America (CSIA) e della norma NFPA 211: la regola d’oro è un’ispezione annuale prima della stagione di utilizzo, con livelli di controllo crescenti a seconda dei casi.

Gli addetti ai lavori parlano di tre livelli. Il Level I è il check periodico quando non ci sono cambiamenti: si verifica che passaggi, flue e componenti accessibili siano liberi e integri; si misura il tiraggio, si guarda il focolare, si controlla e si muove il damper, si nota l’eventuale odore di creosoto. Se stai comprando casa, se hai cambiato stufa o canna fumaria, o se c’è stato un evento (come un incendio in canna o un terremoto), si passa a un Level II, più approfondito, spesso con telecamera nella canna per individuare crepe, tasselli mancanti o ostruzioni. Il raro ma fondamentale Level III prevede l’apertura di parti dell’impianto quando si sospettano danni strutturali: è il “chirurgo” del camino, si fa solo quando serve davvero.
E tu, cosa puoi fare oggi, nel concreto? Primo: prenota l’ispezione professionale adesso, prima del prossimo falò domestico. Secondo: assicurati di avere rilevatori di fumo e di monossido di carbonio funzionanti sulle vie di passaggio e vicino alla zona notte. Terzo: quando avrai il via libera, usa legna stagionata (umidità sotto il 20%) e mai carta patinata o “scarti” trattati; mantieni un parascintille o uno sportello in buono stato; lascia spazio libero attorno al focolare; conserva la cenere in contenitore metallico con coperchio, all’esterno, su superficie non combustibile. Infine, se noti fumo che rientra, odori forti, macchie scure intorno alla bocca, efflorescenze o infiltrazioni sulla muratura, o se senti aria gelida scendere: interrompi l’uso e chiama lo specialista. Questi segnali sono indizi, non verdetti.
La bellezza è che, una volta fatto questo controllo, la differenza si sente. Il fuoco parte meglio, la stanza resta pulita, l’odore è quello giusto di legna che scalda, non di catrame. E tu ti godi la serata sapendo di aver fatto ciò che conta, come raccomandano CSIA e NFPA 211, e come riassunto da Southern Living: il “segreto” non è un trucco casalingo, ma una routine professionale che ti toglie ogni dubbio.





